Prime polemiche, e contrattempi logistici, in vista della finale tutta inglese in programma a Mosca: mentre i tifosi si lamentano per i costi esorbitanti degli alberghi, e la stampa britannica chiede lo spostamento a Wembley, la Uefa assicura che verra' predisposta una procedura accelerata per i visti d'ingresso in Russia.
Per l'ultimo atto della Champions League, in programma il 21 maggio, sono attesi circa 50 mila supporter provenienti dall'Inghilterra, un numero che rischia di mandare in tilt la macchina organizzativa dell'evento. Tra le principali difficolta' che dovra' affrontare chi vuole recarsi in Russia c'e' il permesso di ingresso, nonostante l'Uefa si dica sicura che il governo russo acconsentira'
a rilasciarne rapidamente a tutti coloro in possesso di un biglietto per la finale. "Stiamo finalizzando gli ultimi dettagli - le parole del portavoce della Uefa, William Gaillard - Abbiamo riscontrato la totale disponibilita' da parte delle autorita' russe". Anche i due club si muoveranno nei prossimi giorni per mettere a punto la logistica per la finale. "Tutti quelli che viaggeranno con charter organizzati avranno il visto riconosciuto automaticamente", ha assicurato David Gill, direttore generale dello United.
Ogni club avra' a disposizione 21 mila tagliandi ma, come e' tradizione, in Gran Bretagna si aspetta che molti tifosi raggiungeranno la capitale russa anche senza biglietto. Oltre al visto i supporter di Manchester United e Chelsea dovranno affrontare anche l'aumento incontrollato dei prezzi degli alberghi e dei voli. Disagi che hanno spinto il Daily Mail a chiedere ufficialmente all'Uefa lo spostamento dell'incontro a Wembley. "Si trattera' di una sfida tutta inglese che e' giusto venga giocata nella casa del calcio inglese", scrive il quotidiano britannico
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