29 settembre 2008

COUSIN E GEOVANNI REGALANO LA PRIMA STORICA VITTORIA DELL'HULL CITY SUL CAMPO DELL'ARSENAL...1-2


SCONFITTA 2-1 AL VILLA PARK


VITTORIA WBA SUL CAMPO DEL BORO


BLACKBURN CORSARO A NEWCASTLE 2-1


1-0 CONTRO IL WEST HAM IN COPPA DI LEGA!!!


VITTORIA 4-0 A FRATTON PARK IN CARLING CUP


versus MANCHESTER CITY FC


COPPA DI LEGA, GARA SECCA: IL QPR SBANCA 1-0 IL VILLA PARK DI BIRMINGHAM E FA SALTARE IL BANCO DELLE SCOMMESSE SPORTIVE...


VITTORIA AL COTTAGE


PENALTY.....


i TERNANI FUORI DAL LIBERATI SI FANNO SENTIRE LO STESSO...


TITI HENRY SI VEDREBBE BENE AD ANFIELD....


Thierry Henry ha rilasciato ieri delle dichiarazioni interessanti riguardo al suo futuro; l'attaccante francese, che non smentisce il suo malumore a Barcellona, sia per via del diverso calcio rispetto all'Inghilterra, ma anche e soprattutto per la posizione occupata a lui non congeniale, ha pronunciato queste parole ai microfoni inglesi: "Ho giocato in molti stadi, ma per me non c'è nulla come giocare a Liverpool. Niente può battere l'Highbury (il suo ex-stadio, ndr), ma giocare all'Anfield è bellissimo. I fan cantano sempre e tengono alte le proprie sciarpe, prima e dopo il match, sia che han vinto o che han perso". Grandi parole di apertura quindi, verso il club di Rafa Benitez: ora attendiamo la risposta dei diretti interessati.

27 settembre 2008

DOPPIO TORRES, I REDS VINCONO 2-0 IL DERBY DELLA MERSEYSIDE AL GOODISON PARK. EVERTON TROPPO DEBOLE PER GLI UOMINI DI BENITEZ. LE RETI AL 59' e 62'


anni ottanta: ian rush & john aldrige, per i reds una coppia d'attacco metà gallese e metà irlandese....


LE MAGLIE DI WAYNE VANNO SEMPRE A RUBA...


WEMBLEY 2011....IN PALIO LA COPPA DEI CAMPIONI


Non solo FA Cup, la nazionale inglese ed anche le gare di go-kart....oltre ai concerti ed altro ancora, torna a Londra la finale di Champions League a maggio 2011. Nel 2009 all'Olimpico di Roma e nel 2010 al Bernabeu di Madrid. Wembley si rifa il trucco in vista di una finale tutta inglese?

LA CHAMPIONS TORNA A WEMBLEY


La finale della Champions League della stagione 2010/11 si giocherà a Londra, nello stadio di Wembley. Lo hanno rivelato fonti Uefa, anche se l'annuncio ufficiale arriverà a dicembre.

26 settembre 2008

IL ROSCIO CHE AMAVA LA DOLCE VITA


Gerry Hitchens (Rawnley, 8 ottobre 1934 – Hope, 1983) è stato un calciatore inglese, che ha a lungo militato in Italia nel corso degli anni sessanta.

Detto "Pel di carota" per il colore dei suoi capelli, è uno dei primi giocatori britannici, insieme allo scozzese Denis Law, Joe Baker e Jimmy Greaves, a giocare in Italia. Centravanti generoso e dalle indiscusse doti atletiche, in patria gioca con il Kidderminster Harriers, il Cardiff City, prima di trasferirsi nell'Aston Villa, dove si pone all'attenzione generale.

Sir Walter Winterbotton lo fa debuttare in nazionale nel 1961 in Inghilterra-Messico , finita 8-0 (Hitchens va a segno dopo due minuti). Due settimane dopo si ripete segnando due goal a Roma contro l'Italia, il secondo dei quali con la complicità di un clamoroso errore del portiere azzurro Vavassori.

Quelle due reti lo pongono all'attenzione delle squadre italiane. È l'Inter a spuntarla. In neroazzurro gioca due stagioni, segnando complessivamente 20 gol. Nel novembre 1962 si trasferisce al Torino (l'Inter lo scambia con Beniamino Di Giacomo) dove mette a segno complessivamente 28 reti. In seguito gioca nell'Atalanta e nel Cagliari, prima di far ritorno in patria. Con 205 partite disputate e 59 reti è tuttora il calciatore inglese che ha totalizzato più presenze e reti in serie A.

Conta 7 presenze e 5 reti nella nazionale inglese, con la quale gioca il mondiale del 1962 in Cile, segnando la rete del provvisorio pareggio nel quarto di finale perso col Brasile, per essere poi escluso all'avvento in panchina di Alf Ramsey che sceglie di non convocare giocatori militanti all'estero.

Muore nel 1983 in Galles, stroncato da un infarto durante una partita di beneficenza.

non ti scordar mai di me.....

25 settembre 2008

RINFORZO IN ATTACCO: PRESO SMOLAREK


Il Racing Santander ha ceduto al Bolton l'attaccante Ebi Smolarek. In cambio il club cantabro ha ottenuto Vaz Te, esterno U.21 della nazionale portoghese. Nella foto a destra il polacco con la maglia del Borussia Dortmund, suo vecchio club.

carling cup: sfida fra GERRARD & TERRY ???


LA FA CUP è FINALMENTE A FRATTON PARK


CAPELLO SI AFFIDA A ROONEY PER QUALIFICARSI AI MONDIALI 2010 IN SUDAFRICA


sarà terry venables il nuovo manager del newcastle united?


GAZZA & TERRY VENABLES AT SPURS


IL CLUB VA MALE IN CHAMPIONSHIP MA LA PASSIONE DEI TIFOSI RESTA SEMPRE INTATTA


il genietto scozzese Maloney ha lasciato il Villa per tornare al Celtic


i goals del francese ex Liverpool Cissè per salvare i gatti neri!!!


BENDTNER...TOP SCORER DANESE dei GUNNERS


DALLO ZENIT ARRIVA IL FOLLETTO RUSSO...MA SOLO NEL 2009


Andrey Arshavin sta preparando le valige ed e' pronto a volare in Inghilterra. Ne e' sicuro il quotidiano inglese The Mirror, secondo cui e' imminente il trasferimento dell'attaccante russo dello Zenit Sanpietroburgo, rivelazione agli ultimi Europei in Austria e Svizzera, al Tottenham. Arshavin arrivera' al White Hart Lane appena riaprira' il mercato, a gennaio, per una cifra vicina ai 19 milioni di euro. Juande Ramos avra' cosi' il suo 'regalo di Natale': un attaccante in grado di aumentare il potenziale offensivo della squadra dopo la partenza di due pilastri come Keane (andato al Liverpool) e Berbatov (che si e' trasferito al Manchester United dopo una trattativa estenuante).

carling cup: spurs campioni in carica...champions 2008


Ok, campioni a Wembley ma non della Premier e tantomeno della Champions League e poi sono partiti i due bomber verso il nord del Paese: Robbie Keane al L'pool e Dimitar Berbatov al Man Utd.....

UNITED-BORO 3-1....MA POSSEBON FINISCE KO


POVERO POSSEBON....


KILLER BORO: POSSEBON FALCIATO DAL TERZINO AUSTRIACO


"L'arbitro ha fatto bene ad espellermi, chiamerò Rodrigo e mi scuserò con lui augurandogli pronta guarigione". Il giocatore del Middlesbrough Emanuel Pogatetz si è scusato con Rodrigo Possebon per l'entrata fallosa di ieri durante il match di Carling Cup contro il Manchester United all'Old Trafford. Possebon ha lasciato il campo in barella dopo lo scontro ed ha trascorso la notte in ospedale. Fortunatamente gli esami hanno escluso lesioni ai legamenti e altre fratture.

24 settembre 2008

UNA STORIA BARESE....MA NON SOLO....




"Piacere, Ugochukwu Michael Enyinnaya". Immaginate questo diciottenne coloured che si presenta così al ritiro del Bari nel 1999. I pugliesi, che amano andare per le spicce, avranno risposto: "Benvenuto, Ugo". Non gli si può dare torto: il nome è lungo, complicato da pronunciare e, soprattutto, non entra nelle didascalie di Sky. Così da quel momento lui sarà Hugo Enyinnaya per tutti, anche per i siti web così bravi ad informarci che il giovane Ninho in realtà si chiama "Juan Fernando Osvaldo do Nascimento do Mato Grosso du Stessu Palassu do Cugino Rimbambidu de Toninho do Controbalzu Assassinu y do Gollasso Maleficu".Giocatorino interessante, il ragazzo. Nigeriano ai tempi in cui la Nigeria andava per la maggiore dopo due buoni mondiali finiti agli ottavi di finale, rischiando di fare secca l'Italia nel 1994. Lui all'epoca muoveva i primi passi nell'Under 21 nigeriana ed era stato scoperto dalla società belga del Molenbeek, non ancora maggiorenne. Sei gol in venti partite, quanto basta per suscitare l'interesse di un Matarrese a caccia di talenti a basso costo e di una perenne salvezza. 200 milioni, una miseria, e i buoni uffici del D.S. Regalia, factotum calcistico del Tavoliere. Lo sbarbato gioca con la Primavera, esordisce in A con il Torino e, il 18 dicembre 1999, viene mandato in campo da Fascetti come titolare contro l'Inter. Fiducia? No, ecatombe: mancavano Osmanovski e Masinga e così tocca a due ragazzini, lui e un certo Antonio Cassano, a sua volta alla seconda presenza in A.Enyinnaya aveva qualità notevoli. Ad esempio: corsa notevole, velocità altissima, progressione entusiasmante, accelerazione bruciante, ripartenza letale, scatto felino. Insomma, correva, correva, correva senza fermarsi mai. Una specie di Forrest Gump molto più dotato fisicamente e ancora molto acerbo tatticamente. Possedere solo i rudimenti del calcio, però, quella sera per lui fu un vantaggio. Ricevuta palla a quaranta metri dalla porta, deve aver pensato: "Ho la palla, sono un attaccante, tiro". Sacchi lo ucciderebbe a mani nude, ma poco importa. Così fece partire una specie di Tomahawk quando nessuno se l'aspettava, compreso il povero Peruzzi che dovette raccogliere la palla in fondo al sacco. Era il sesto minuto del primo tempo. Era nato un fenomeno.Dopo il repentino pareggio di Vieri al 13', a pochi secondi dalla fine viene imbeccato in contropiede Cassano. Il "pibe de Bari", nell'ordine: si porta avanti la palla di tacco, la controlla di testa in corsa, umilia l'esperto Blanc con un dribbling a rientrare e fulmina Ferron, entrato da pochi minuti al posto di Peruzzi. Era morto un fenomeno, quello di Enyinnaya. Il giorno dopo i giornali inneggiarono ai due fenomeni più o meno così: "Capolavoro di Cassano, bellissimo gol di Enyinnaya". Ora, figuratevi la situazione: ti fai un mazzo così per rimorchiare la più bella della classe, arriva la tua serata, sei bello come il sole, balli appassionatamente con lei e mentre ci stai per provare sbuca uno vestito come Tony Manero e tamarro uguale e ti ruba la scena e la ragazza. Non vi incazzereste?Hugo non si incazzò, ma negli anni a seguire i suoi limiti vennero fuori. Restò in Italia quasi cinque stagioni: per tre anni a Bari, mentre la squadra retrocedeva, collezionando una decina di presenze all'anno, spesso spezzoni, e infortunandosi a ripetizione. Quindi passò al Livorno in B andando via l'anno prima della promozione in A. Dopo un breve ritorno a Bari, sempre in serie cadetta, andò al Foggia in C/1, giusto in tempo per confermare la sua sfiga immonda visto che la società a fine anno fallì. Lui, però, non c'era più: aveva deciso di rifarsi una vita calcistica emigrando in Polonia e cercando fortuna in serie A col Gornik Zabrze. Cercare fortuna nel calcio... in Polonia? Mi viene in mente Giobbe Covatta in un suo libro: "Quando chiesi a papà perchè era andato a cercare fortuna in Ruanda lui mi rispose". Al Gornik per il nostro appena quattro presenze e un gol, quanto basta per scendere un altro gradino e accettare l'offerta in B del Lechia Zielona Gora (nella foto è con la maglia della società polacca). Qui, finalmente, Hugo il Ciuco trova la sua dimensione: 15 reti in 27 presenze e offerta dall'Odra Opole, sempre B polacca ma con qualche velleità in più. In due anni 49 partite, molte da titolare, e 16 reti.Enyinnaya ha 26 anni, e ancora qualche anno di calcio davanti a sè. Probabilmente, però, il punto più alto della sua carriera resterà la sera in cui il San Nicola applaudì la nascita di una stella oscurata a tempo di record da Cassano. Ironia della sorte, si parla di un altro che non ha reso quanto ci si aspettava da lui. Già, forse Hugo il Ciuco è un soprannome ingeneroso per Enyinnaya, che non è stato dotato da madre natura del piede del suo collega di Bari Vecchia. La testa più dura ce l'aveva decisamente il secondo e lo ha dimostrato ampiamente.

22 settembre 2008

DOPPIETTA DI DAVID DI MICHELE E ZOLA PARTE BENE ALLA PRIMA


L'eroe della giornata di Premier League è Di Michele: nel giorno in cui Zola siede per la prima volta in panchina ad Upton Park, l'ex attaccante del Torino segna due gol e offre un comodo assist a Etherington per il 3-1 finale ai danni del penoso Newcastle a segno col solito Owen.
Intervista tratta da www.tuttomercatoweb.com
David, come sta andando la tua esperienza al West Ham?"Mi sto trovando molto bene, è una bella esperienza in una società importante. Sono felicissimo".Si vede. Sei reduce da un sabato di Premier eccezionale, una grande emozione?"Il primo è stato favorito da una deviazione, certo che esordire a quel modo con gol all'Upton Park è stato davvero emozionante. Davvero fantastico, non è da tutti un esordio così. La prossima volta punto a portarmi il pallone a casa".E' un vantaggio lavorare con Zola?"Mi conosce ed io conosco lui, quindi può darmi tanti consigli importanti. Io devo essere bravo a sfruttarli come ho fatto fino ad ora".Speri di ripercorrere le sue orme?"Io vorrei esserre ricordato per ciò che faccio in campo. Lui essendo stato un giocatore ed una persona importante può solo insegnarmi cose preziose e positive per me".Com'è il rapporto con i tuoi nuovi compagni?"I miei compagni mi hanno messo nelle condizioni di ambientarmi come se fossi qui da anni. Sono tutti molto disponibili e questo ha fatto sì che il mio approccio sia stato molto più facile".Poi giocare ad Upton Park..."E' una grossa emozione, in Italia non si vedono cose di questo genere. Vedere uno stadio che ti osanna dal primio all'ultimo minuto anche quando sbagli è eccezionale".Anche il clima è molto diverso rispetto ai veleni di casa nostra..."Sì qui le famiglie vanno allo stadio assieme, a piedi, non c'è nessuno scontro nè pericolo di ordine pubblico. E' tutto vissuto in maniera sportiva".