26 settembre 2008

IL ROSCIO CHE AMAVA LA DOLCE VITA


Gerry Hitchens (Rawnley, 8 ottobre 1934 – Hope, 1983) è stato un calciatore inglese, che ha a lungo militato in Italia nel corso degli anni sessanta.

Detto "Pel di carota" per il colore dei suoi capelli, è uno dei primi giocatori britannici, insieme allo scozzese Denis Law, Joe Baker e Jimmy Greaves, a giocare in Italia. Centravanti generoso e dalle indiscusse doti atletiche, in patria gioca con il Kidderminster Harriers, il Cardiff City, prima di trasferirsi nell'Aston Villa, dove si pone all'attenzione generale.

Sir Walter Winterbotton lo fa debuttare in nazionale nel 1961 in Inghilterra-Messico , finita 8-0 (Hitchens va a segno dopo due minuti). Due settimane dopo si ripete segnando due goal a Roma contro l'Italia, il secondo dei quali con la complicità di un clamoroso errore del portiere azzurro Vavassori.

Quelle due reti lo pongono all'attenzione delle squadre italiane. È l'Inter a spuntarla. In neroazzurro gioca due stagioni, segnando complessivamente 20 gol. Nel novembre 1962 si trasferisce al Torino (l'Inter lo scambia con Beniamino Di Giacomo) dove mette a segno complessivamente 28 reti. In seguito gioca nell'Atalanta e nel Cagliari, prima di far ritorno in patria. Con 205 partite disputate e 59 reti è tuttora il calciatore inglese che ha totalizzato più presenze e reti in serie A.

Conta 7 presenze e 5 reti nella nazionale inglese, con la quale gioca il mondiale del 1962 in Cile, segnando la rete del provvisorio pareggio nel quarto di finale perso col Brasile, per essere poi escluso all'avvento in panchina di Alf Ramsey che sceglie di non convocare giocatori militanti all'estero.

Muore nel 1983 in Galles, stroncato da un infarto durante una partita di beneficenza.

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