17 maggio 2008

A GAZZA GLI RESTANO SOLO 6 SETTIMANE DI VITA?


Paul Gascoigne potrebbe morire nel giro di sei settimane. A lanciare l’allarme, che campeggia oggi sulla prima pagina del Daily Star, è il dottor Rajiv Jalan, che lavora nell’equipe medica del professor Roger Williams alla University College di Londra, la stessa che operò al fegato George Best. "Gascoigne deve smetterla immediatamente di bere – ha spiegato al tabloid il 45enne luminare, un esperto delle malattie epatiche causate dall’alcolismo – se vuole salvarsi. I suoi amici devono evitare di comprargli birra per il suo stesso bene, ma esorto anche i baristi a non servirgli mai più alcol, perché se lo spingono a bere, lo ammazzano. Gazza sta giocando con la morte, come del resto aveva fatto anche Best, e se continuerà a vivere in questo modo, avrà appena il 50% di possibilità di salvarsi".
VOLONTA' - Il dottor Jalan è altresì convinto che la linea dura sia la sola vincente, di fronte a un caso quasi disperato come quello dell’ex stella di Lazio e Newcastle. Per questo, invita gli altri medici a rifiutarsi di curare Gascoigne se lui per primo non accetterà di cambiare. "Se avesse già un danno al fegato a causa dell’alcolismo, che potrebbe anche esserci senza che nemmeno lui lo sappia, nel giro di 6-8 settimane Paul andrebbe in cirrosi e, quindi, avrebbe bisogno di un trapianto. Ma nessuno in Inghilterra lo dovrebbe operare se non la farà finita con la bottiglia e non mostrerà chiaramente che intende guarire e cambiare radicalmente modo di vivere".
IN CONDIZIONI PIETOSE - A giudicare, però, dalle immagini pubblicate dallo stesso tabloid nei giorni scorsi, a poche ore dall’uscita di Gascoigne dalla Priory Clinic di Londra dove era stato rinchiuso dopo il tentativo di suicidio di un paio di settimane fa (cercò di affogarsi nel bagno del Millenium Hotel di Londra), sembra che l’ex fuoriclasse sia già ricaduto nell’antico vizio. Gazza è stato, infatti, beccato a bere e fumare all’Oddfellows pub di Seham, vicino Durham, lo stesso dove era cliente fisso quando giocava. Dopo essere rimasto quattro ore nel locale, verso le 5 del pomeriggio Gazza - che indossava gli stessi abiti del giorno prima, quando era stato sorpreso a vagare per strada alle 8 della mattina con un asciugamano bianco sulla spalla e un borsone semiaperto, da cui spuntava la solita bottiglia di gin – è uscito barcollando, accasciandosi poi su una panchina, senza riuscire nemmeno a parlare. Ad un certo punto, ha cercato di raggiungere un altro pub, ma era chiuso e alla fine un cliente dell’Oddfellows gli ha dato un passaggio in macchina.
SENZA CONTROLLO - A quanto racconta il tabloid, Gazza starebbe tenendo un diario della sua personale battaglia con la bottiglia e i demoni che popolano la sua mente, ma a detta di chi ha letto qualche passaggio, sembrano solo pensieri scritti a caso. "Siamo tutti terrorizzati che possa capitargli qualcosa di brutto – ha confidato un intimo della famiglia – perché ormai lui è senza controllo, non sa dove andare e gira senza meta per le strade. Ma, di certo, l’Oddfellows non è il posto adatto per un alcolizzato".

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