18 settembre 2009

3 turni di stop per adebayor, che salta il derby di manchester...




Come previsto, la scarpata in testa a Robin Van Persie nella sfida contro l’Arsenal della settimana scorsa è costata tre giornate di squalifica per comportamento violento ad Emmanuel Adebayor. Uno stop che potrebbe ben presto anche raddoppiare, come ha scritto la stessa Football Association nel comunicato ufficiale, visto che le accuse di gioco scorretto (per il modo insensato con cui il togolese ha festeggiato la rete, facendosi tutto il campo di corsa per andare ad esultare in faccia ai tifosi Gunners) verranno giudicate in un secondo tempo.

E mentre l’ex amico e compagno di squadra, Emmanuel Eboue, ha confidato al Daily Star “di essere felice per la punizione ad Ade, perché se l’è meritata” e di essere rimasto “molto, molto deluso dal suo assurdo comportamento”, il capitano dell’Arsenal, Cesc Fabregas, ha rincarato la dose, accusando l’attaccante del Manchester City di un tackle assassino che avrebbe rischiato di spezzargli una gamba e mostrando ai giornalisti i segni dei tacchetti lasciati da Adebayor sulla sua gamba destra.

FABREGAS: “MI HA QUASI ROTTO UNA GAMBA” — Una foto-choc che il Daily Telegraph ha piazzato sulla copertina della sezione sportiva. “Penso che questo fosse un fallo da cartellino rosso – si legge sul Daily Mirror – e sono stato fortunato che non mi sia successo niente di grave. So che nel calcio questi contrasti capitano, ma Adebayor ha davvero perso il controllo in campo”.

LA DIFESA DI ADEBAYOR — Un’accusa che lui, Adebayor, rigetta totalmente, affidando al Sun le sue verità sul polverone che ha scatenato. “Lo scontro con Van Persie è stato accidentale e mi dispiace che Robin si sia arrabbiato, ma non mi posso pentire di qualcosa che non intendevo assolutamente fare. Quello che non riesco davvero a spiegarmi è come alcuni giocatori dell’Arsenal abbiano potuto mancarmi di rispetto, rifiutandosi di stringermi la mano prima della partita. No, niente nomi, non è nel mio stile, ma pensavo che fossero miei amici, visto che avevamo passato tanto tempo insieme, e invece si sono comportati in maniera vergognosa”.

“REAZIONE EMOTIVA” — Quanto alla sua reazione, a dir poco esagitata, nei confronti dei tifosi al momento del gol, la spiegazione fornita da Adebayor è semplice: “Sono stato insultato senza ragione per un’ora di fila da gente che fino a sei mesi fa cantava il mio nome. Logico, dunque, che quando ho segnato, abbia avuto reazione emotiva. C’è chi dice che sia stata premeditata, ma non è affatto così. Mi dispiace solo che uno steward sia rimasto ferito da un oggetto volato dagli spalti, perché quell’uomo era lì solo per fare il suo lavoro”.

“WENGER MI HA VENDUTO DI NASCOSTO” — La stoccata finale è, però, per Arsene Wenger, con cui il togolese in passato ha sempre avuto un rapporto di amore-odio. “Non sono stato io a chiedergli di essere venduto, è stato lui a fare tutto alle mie spalle, ma questo i tifosi non lo hanno mai saputo, ed è bene che ora la cosa venga fuori. L’estate scorsa io non ho fatto niente di male, è stato Wenger ad accettare delle offerte per me, quindi i tifosi dovrebbero prendersela con lui, non con me. Del resto, come dicono i tatuaggi che ho sulle braccia, “solo Dio mi può giudicare”, non di certo Arsene Wenger”. Per ora, per la verità, lo ha giudicato solo la FA e il responso non è stato certo dei migliori e, come detto, potrebbe pure andargli peggio.

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