25 febbraio 2009
19 febbraio 2009
DWARF TEAM in BRASILE: C'è pure la squadra dei nani...
Hanno scelto di chiamarsi, con ironia, Giganti del Nord, ma in realtà sono la prima squadra di calcio formata da nani di cui si abbia notizia al mondo. La squadra di questi piccoli grandi calciatori sta per festeggiare un anno di fondazione a Belém, capoluogo dello stato del Pará, Brasile settentrionale.
FANS SCATENATE - La squadra è una emanazione della Tuna Luso, terzo club più popolare dello stato dopo Remo e Paysandu, nel calcio professionistico. Come nella favola con Biancaneve, la squadra è nata con sette nani che poi sono cresciuti (solo nel numero...). Oggi questa squadra è un piccolo fenomeno di costume. I piccoli vengono coccolati dalle "Marias Chuteiras" (tradotto letteralmente Marie scarpe di calcio, le donne che fanno la corte a giocatori), che arrivano addirittura a prenderli in braccia come dei bimbi.
GUADAGNI - Donne a parte, i Giganti del Nord (Gigantes do Norte in portoghese) sono anche diventati un lavoro per i componenti del team. Ogni giocatore riceve tra circa 25 e 40 euro a partita (gli avversari sono quasi sempre squadre giovanili). E c'è anche qualcuno che arrotonda. Ad esempio l'attaccante Robinho, soprannominato come l'"originale" del Manchester City, incassa poco più di dieci euro per sessioni private di palleggio per i suoi ammiratori. Robinho, alto 1,35m, in passato aveva lavorato come pagliaccio al circo.
PROBLEMI - Il portiere Telmo Ferreira, il più alto della formazione, è alto 1,40, oltre un metro di meno dell'altezza della traversa (2,44m). Tra i problemi più gravi per i Gigantes, c'è quello dell'abbigliamento: trovare delle maglie, calzoncini e calzettoni nelle misure adatte non è facile. I nani si devono arrangiare con mute per ragazzini, ma anche così a volte le divise risultano troppo abbondanti.
FUTURO - I Giganti del Nord hanno debuttato il 12 gennaio scorso contro il Visagentos, squadra di diversamente abili di Bragança, comune dello stato del Pará. Risultato: 8-1 per i nani davanti a tre mila persone. Il sogno dei Gigantes è diventare famosi al mondo. Si va a caccia di sponsor e c'é già chi pensa al campionato brasiliano di nani.
FANS SCATENATE - La squadra è una emanazione della Tuna Luso, terzo club più popolare dello stato dopo Remo e Paysandu, nel calcio professionistico. Come nella favola con Biancaneve, la squadra è nata con sette nani che poi sono cresciuti (solo nel numero...). Oggi questa squadra è un piccolo fenomeno di costume. I piccoli vengono coccolati dalle "Marias Chuteiras" (tradotto letteralmente Marie scarpe di calcio, le donne che fanno la corte a giocatori), che arrivano addirittura a prenderli in braccia come dei bimbi.
GUADAGNI - Donne a parte, i Giganti del Nord (Gigantes do Norte in portoghese) sono anche diventati un lavoro per i componenti del team. Ogni giocatore riceve tra circa 25 e 40 euro a partita (gli avversari sono quasi sempre squadre giovanili). E c'è anche qualcuno che arrotonda. Ad esempio l'attaccante Robinho, soprannominato come l'"originale" del Manchester City, incassa poco più di dieci euro per sessioni private di palleggio per i suoi ammiratori. Robinho, alto 1,35m, in passato aveva lavorato come pagliaccio al circo.
PROBLEMI - Il portiere Telmo Ferreira, il più alto della formazione, è alto 1,40, oltre un metro di meno dell'altezza della traversa (2,44m). Tra i problemi più gravi per i Gigantes, c'è quello dell'abbigliamento: trovare delle maglie, calzoncini e calzettoni nelle misure adatte non è facile. I nani si devono arrangiare con mute per ragazzini, ma anche così a volte le divise risultano troppo abbondanti.
FUTURO - I Giganti del Nord hanno debuttato il 12 gennaio scorso contro il Visagentos, squadra di diversamente abili di Bragança, comune dello stato del Pará. Risultato: 8-1 per i nani davanti a tre mila persone. Il sogno dei Gigantes è diventare famosi al mondo. Si va a caccia di sponsor e c'é già chi pensa al campionato brasiliano di nani.
18 febbraio 2009
TEVEZ: "A GIUGNO VEDREMO.."
Non è ancora scritto il futuro di Carlos Tevez. Le incomprensioni con Ferguson, e con la società, hanno spinto l'entourage dell'argentino, il cui prestito di due anni ai red devils - dalla società privata di Kia Joorabchian - finisce a giugno, più volte a dichiarare che il Real Madrid sarebbe una soluzione più che gradita, ma lo stesso giocatore non ha le idee chiare sul suo avvenire. Quel che è certo è che lui resterebbe comunque allo United, come ha dichiarato a Radio Del Plata: "Ho la testa e il cuore a Manchester, voglio restare là ancora per alcuni anni; sarebbe difficile, del resto, lasciare uno dei più grandi club al mondo. Ho parlato con la società, ma non è stato firmato nessun accordo. Vedremo cosa succederà a giugno".
12 febbraio 2009
PAOLO DI CANIO "DEVO TUTTO AL POPOLO INGLESE"
Paolo di Canio ospite al Chiambretti Night, programma condotto da Piero Chiambretti in seconda serata su italia uno, ha risposto ad alcune domande del conduttore. Eccone alcune:
Sei mai venuto alle mani con Fabio Capello? E con Trapattoni?
”Con Capello non sono mai venuto alle mani, ho avuto dei diverbi ma questo nel calcio capita, poi siamo due persone che non mollano mai e questo non c’è bisogno che lo dica io basta guardare la faccia di Capello. A Trapattoni gli ho dato una piccola spinta, poi si sa, la stampa tende sempre ad esagerare”.
Sei legato di più all’Inghilterra o all’Italia?
”Devo tutto al popolo inglese, in Inghilterra ho vissuto i miei anni più belli, ma sono legato alla patria”.
Come è stata la tua seconda esperienza laziale?
”Per me è stato bellissimo ritornare nella mia squadra del cuore dopo 15 anni, tutto si dimentica, anche due mesi d’insulti. Anche se ricordo con maggiore piacere la mia prima esperienza, in quella stagione segnai il mio primo gol alla Roma, un’emozione troppo forte”.
Hai simpatie per la destra nazionale?
”Io ho idee politiche che non riscontro nei politici di oggi. Comunque non sono un calciatore che fa politica. Questo è il mio spirito che ho avuto fin da ragazzino, ho cercato di aiutare sempre i più deboli”.
E per te cosa significa il saluto romano?
”Per me è un simbolo, un riconoscimento che ha avuto sempre un significato importante. Io non rinnego il mio gesto, però in alcune situazioni era meglio non farlo”.
Secondo te Lotito è un romanista travestito?
”Mi sa proprio di si…”
THE BANTAMS: IL NOME DERIVA DALL'INDONESIA...
A bantam is a small variety of poultry, especially chickens. Etymologically, the name bantam is derived from the city of Bantam, once a major seaport, in Indonesia. European sailors restocking on live fowl for sea journeys found the small native breeds of chicken in Southeast Asia to be useful, and any such small poultry came to be known as a bantam.
Most large chicken breeds have a bantam counterpart, sometimes referred to as a miniature. Miniatures are usually one-fifth to one-quarter the size of the standard breed, but they are expected to exhibit all of the standard breed's characteristics. A true bantam has no large counterpart, and is naturally small.
Most large chicken breeds have a bantam counterpart, sometimes referred to as a miniature. Miniatures are usually one-fifth to one-quarter the size of the standard breed, but they are expected to exhibit all of the standard breed's characteristics. A true bantam has no large counterpart, and is naturally small.
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