Hanno scelto di chiamarsi, con ironia, Giganti del Nord, ma in realtà sono la prima squadra di calcio formata da nani di cui si abbia notizia al mondo. La squadra di questi piccoli grandi calciatori sta per festeggiare un anno di fondazione a Belém, capoluogo dello stato del Pará, Brasile settentrionale.
FANS SCATENATE - La squadra è una emanazione della Tuna Luso, terzo club più popolare dello stato dopo Remo e Paysandu, nel calcio professionistico. Come nella favola con Biancaneve, la squadra è nata con sette nani che poi sono cresciuti (solo nel numero...). Oggi questa squadra è un piccolo fenomeno di costume. I piccoli vengono coccolati dalle "Marias Chuteiras" (tradotto letteralmente Marie scarpe di calcio, le donne che fanno la corte a giocatori), che arrivano addirittura a prenderli in braccia come dei bimbi.
GUADAGNI - Donne a parte, i Giganti del Nord (Gigantes do Norte in portoghese) sono anche diventati un lavoro per i componenti del team. Ogni giocatore riceve tra circa 25 e 40 euro a partita (gli avversari sono quasi sempre squadre giovanili). E c'è anche qualcuno che arrotonda. Ad esempio l'attaccante Robinho, soprannominato come l'"originale" del Manchester City, incassa poco più di dieci euro per sessioni private di palleggio per i suoi ammiratori. Robinho, alto 1,35m, in passato aveva lavorato come pagliaccio al circo.
PROBLEMI - Il portiere Telmo Ferreira, il più alto della formazione, è alto 1,40, oltre un metro di meno dell'altezza della traversa (2,44m). Tra i problemi più gravi per i Gigantes, c'è quello dell'abbigliamento: trovare delle maglie, calzoncini e calzettoni nelle misure adatte non è facile. I nani si devono arrangiare con mute per ragazzini, ma anche così a volte le divise risultano troppo abbondanti.
FUTURO - I Giganti del Nord hanno debuttato il 12 gennaio scorso contro il Visagentos, squadra di diversamente abili di Bragança, comune dello stato del Pará. Risultato: 8-1 per i nani davanti a tre mila persone. Il sogno dei Gigantes è diventare famosi al mondo. Si va a caccia di sponsor e c'é già chi pensa al campionato brasiliano di nani.
FANS SCATENATE - La squadra è una emanazione della Tuna Luso, terzo club più popolare dello stato dopo Remo e Paysandu, nel calcio professionistico. Come nella favola con Biancaneve, la squadra è nata con sette nani che poi sono cresciuti (solo nel numero...). Oggi questa squadra è un piccolo fenomeno di costume. I piccoli vengono coccolati dalle "Marias Chuteiras" (tradotto letteralmente Marie scarpe di calcio, le donne che fanno la corte a giocatori), che arrivano addirittura a prenderli in braccia come dei bimbi.
GUADAGNI - Donne a parte, i Giganti del Nord (Gigantes do Norte in portoghese) sono anche diventati un lavoro per i componenti del team. Ogni giocatore riceve tra circa 25 e 40 euro a partita (gli avversari sono quasi sempre squadre giovanili). E c'è anche qualcuno che arrotonda. Ad esempio l'attaccante Robinho, soprannominato come l'"originale" del Manchester City, incassa poco più di dieci euro per sessioni private di palleggio per i suoi ammiratori. Robinho, alto 1,35m, in passato aveva lavorato come pagliaccio al circo.
PROBLEMI - Il portiere Telmo Ferreira, il più alto della formazione, è alto 1,40, oltre un metro di meno dell'altezza della traversa (2,44m). Tra i problemi più gravi per i Gigantes, c'è quello dell'abbigliamento: trovare delle maglie, calzoncini e calzettoni nelle misure adatte non è facile. I nani si devono arrangiare con mute per ragazzini, ma anche così a volte le divise risultano troppo abbondanti.
FUTURO - I Giganti del Nord hanno debuttato il 12 gennaio scorso contro il Visagentos, squadra di diversamente abili di Bragança, comune dello stato del Pará. Risultato: 8-1 per i nani davanti a tre mila persone. Il sogno dei Gigantes è diventare famosi al mondo. Si va a caccia di sponsor e c'é già chi pensa al campionato brasiliano di nani.
Nessun commento:
Posta un commento