Il Chelsea ha sempre avuto un solo stadio, lo Stamford Bridge, dove gioca sin dalla fondazione. L'impianto fu ufficialmente aperto il 28 aprile 1887. Per i primi 28 anni della sua esistenza fu utilizzato esclusivamente dal London Athletics Club come arena per le gare di atletica e non per il calcio. Nel 1904 il campo fu acquistato dall'imprenditore Gus Mears e dal fratello J T Mear, che aveva precedentemente acquistato un ulteriore pezzo di terreno (precedentemente un grande orto) con l'obbiettivo di impiegare l'intera area di 51.000 m² per la costruzione un campo da calcio.
Lo Stamford Bridge fu progettato per la famiglia Mears dal famoso architetto Archibald Leitch. La famiglia offì poi lo stadio al Fulham Football Club, che rifiutò la proposta. Così i proprietari decisero di farlo usare a una nuova squadra che avrebbero fondato. Contrariamente a molti club che erano nati prima e che cercarono un terreno su cui giocare solo in un secondo momento, il Chelsea fu fondato proprio per giocare a Stamford Bridge. Dato che nel quartiere c'era già un club di nome Fulham, i fondatori decisero di adottare il nome del quartiere adiacente, Chelsea, per la nuova squadra, dopo aver escluso nomi come Kensington FC, Stamford Bridge FC e London FC.
Inizialmente lo Stamford Bridge aveva la forma di un ovale aperto, era provvisto di tribuna coperta e aveva una capacità di circa 100.000 spettatori. Gli anni Trenta videro la costruzione di una gradinata nella parte sud e di una copertura che riparava un quinto di essa. Con il tempo divenne conosciuta con il nome di "Shed End", il punto di ritrovo dei tifosi del Chelsea più fedeli e più caldi, specialmente durante gli anni sessanta, settanta e ottanta. Non si conoscono con precisione le vere origini del soprannome chiare, ma il fatto che il tetto somigliasse ad una lamiera di ferro ondulata giocò la sua parte.
Lo Stamford Bridge fu progettato per la famiglia Mears dal famoso architetto Archibald Leitch. La famiglia offì poi lo stadio al Fulham Football Club, che rifiutò la proposta. Così i proprietari decisero di farlo usare a una nuova squadra che avrebbero fondato. Contrariamente a molti club che erano nati prima e che cercarono un terreno su cui giocare solo in un secondo momento, il Chelsea fu fondato proprio per giocare a Stamford Bridge. Dato che nel quartiere c'era già un club di nome Fulham, i fondatori decisero di adottare il nome del quartiere adiacente, Chelsea, per la nuova squadra, dopo aver escluso nomi come Kensington FC, Stamford Bridge FC e London FC.
Inizialmente lo Stamford Bridge aveva la forma di un ovale aperto, era provvisto di tribuna coperta e aveva una capacità di circa 100.000 spettatori. Gli anni Trenta videro la costruzione di una gradinata nella parte sud e di una copertura che riparava un quinto di essa. Con il tempo divenne conosciuta con il nome di "Shed End", il punto di ritrovo dei tifosi del Chelsea più fedeli e più caldi, specialmente durante gli anni sessanta, settanta e ottanta. Non si conoscono con precisione le vere origini del soprannome chiare, ma il fatto che il tetto somigliasse ad una lamiera di ferro ondulata giocò la sua parte.
Ufficialmente il record di affluenza dello Stamford Bridge è di 82.905 spettatori accorsi per il derby con l'Arsenal il 12 ottobre 1935, che rappresenta anche il record di affluenza per una partita di Football League. Il record di affluenza per una partita della FA Cup è invece di 77.952 spettatori, contro lo Swindon Town, al quarto turno il 13 aprile 1911. Comunque una stima di oltre 100,000 fan avrebbe assistito ad un'amichevole contro il team sovietico Dynamo Kiev il 14 novembre 1945. La modernizzazione dello Stamford Bridge durante gli anni '90 impedisce che il record possa essere superato in futuro. L'attuale capacità dello Stamford Bridge è di 42.055 persone.
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