James Curran Baxter detto Jim (Hill O'Beath, 29 settembre 1939 – Glasgow, 14 aprile 2001) è stato un calciatore britannico. È stato uno dei più bizzarri, dotati ed arroganti talenti del calcio scozzese. Il talent scout Willie Butchart del Fife Junior lo vide mentre giocava per l'Halbeath Boys Club, e se lo assicurò per la ridicola somma di £ 2,50. All'età di 18 anni venne ingaggiato dal manager del Raith Rovers Bert Herdman con un contratto da semi-professionista. Il ragazzo era spocchioso, ma dimostrava gran confidenza col pallone. Durante la sua permanenza a Stark's Park venne convocato per la rappresentativa Under-23.
Nel 1958 riuscì nell'impresa di battere la sua futura squadra, i Rangers, con il risultato di 3-1. Durante l'estate del 1960 i blu di Glasgow lo ingaggiarono pagando ai Raith Rovers £ 17.500. Soprannominato "Slim Jim" per la sua corporatura esile dai supporter dei Rangers, Baxter si impose come uno dei più abili centrocampisti degli anni '60. Dotato di un controllo di palla superiore, usava il campo come un tavolo da bigliardo, ma il suo carattere imperioso e il suo stile di vita sregolato gli alienarono le simpatie di molti tifosi, in particolare sulla sponda opposta, quella del Celtic.
Nel 1963 giocò contro l'Inghilterra a Wembley. La squadra rimase in dieci uomini per il grave infortunio occorso al difensore Eric Caldow (a quel tempo non erano previste sostituzioni), ma Baxter contribuì alla vittoria scozzese con due gol, di cui uno su calcio di rigore. Nel 1964 tornò a Wembley per giocare nella rappresentativa del Resto del Mondo contro gli inglesi. Nel dicembre dello stesso anno Baxter si ruppe una gamba durante un incontro di coppa a Vienna contro il Rapid Vienna.
L'anno successivo fu ceduto al Sunderland per £ 75.000, giocando 88 partite e segnando 10 gol, e dal dicembre del 1967 giocò per il Nottingham Forest 48 gare. In questo periodo prese parte alla gara che vide gli scozzesi vittoriosi a Wembley per 3-2 sull'Inghilterra neo-campione del mondo. Tornò ai Rangers nella stagione 1969-1970, scendendo in campo, ormai appesantito, solamente 15 volte.
A soli trent'anni d'età venne ritenuto dall'allenatore Jock Wallace non più all'altezza della massima divisione. Ritiratosi dal calcio, gestì per lungo tempo un famoso pub di Glasgow, ma il suo modus vivendi gli arrecò gravi problemi epatici, dovuti all'eccessivo consumo di alcolici. È morto prematuramente nel 2001 per un tumore al fegato.
Nel 1958 riuscì nell'impresa di battere la sua futura squadra, i Rangers, con il risultato di 3-1. Durante l'estate del 1960 i blu di Glasgow lo ingaggiarono pagando ai Raith Rovers £ 17.500. Soprannominato "Slim Jim" per la sua corporatura esile dai supporter dei Rangers, Baxter si impose come uno dei più abili centrocampisti degli anni '60. Dotato di un controllo di palla superiore, usava il campo come un tavolo da bigliardo, ma il suo carattere imperioso e il suo stile di vita sregolato gli alienarono le simpatie di molti tifosi, in particolare sulla sponda opposta, quella del Celtic.
Nel 1963 giocò contro l'Inghilterra a Wembley. La squadra rimase in dieci uomini per il grave infortunio occorso al difensore Eric Caldow (a quel tempo non erano previste sostituzioni), ma Baxter contribuì alla vittoria scozzese con due gol, di cui uno su calcio di rigore. Nel 1964 tornò a Wembley per giocare nella rappresentativa del Resto del Mondo contro gli inglesi. Nel dicembre dello stesso anno Baxter si ruppe una gamba durante un incontro di coppa a Vienna contro il Rapid Vienna.
L'anno successivo fu ceduto al Sunderland per £ 75.000, giocando 88 partite e segnando 10 gol, e dal dicembre del 1967 giocò per il Nottingham Forest 48 gare. In questo periodo prese parte alla gara che vide gli scozzesi vittoriosi a Wembley per 3-2 sull'Inghilterra neo-campione del mondo. Tornò ai Rangers nella stagione 1969-1970, scendendo in campo, ormai appesantito, solamente 15 volte.
A soli trent'anni d'età venne ritenuto dall'allenatore Jock Wallace non più all'altezza della massima divisione. Ritiratosi dal calcio, gestì per lungo tempo un famoso pub di Glasgow, ma il suo modus vivendi gli arrecò gravi problemi epatici, dovuti all'eccessivo consumo di alcolici. È morto prematuramente nel 2001 per un tumore al fegato.
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