9 ottobre 2008

anni settanta: la storia di PETER MARINELLO




Peter Marinello, chi è costui? Beh, intanto vi diciamo che è nato ad Edimburgo in Scozia il 20 febbraio 1950. Ruolo attaccante ma anche ala destra sempre offensiva. Doveva sfondare e invece si è sfondato di alcolici e bancarotta. Ma andiamo per ordine: inizia la sua poco esaltante carriera nelle giovanili del club cattolico della sua città, i biancoverdi dell'Hibernian FC. Poi passa nella squadra titolare nel 1968 e per due anni, fino al 70 colleziona 45 presenze condite da 5 reti. Tutti in Scozia lo paragonano al mitico George Best del Manchester United, per classe ma anche bellezza, un moretto davvero affascinante. Sui giornali diventa "The next Best" il prossimo Best (che tradotto in italiano significa migliore...). Lo notano anche a Londra e l'Arsenal non se lo fa scappare e lo tessera subito portandolo ad Highbury! Gennaio 1970, i gunners lo pagano 100mila sterline. Dal 70 al 73 il giovane Marinello gioca 38 partite segnando solo 3 goals...Uno dei quali lo segna subito appena arrivato, all'Old Trafford (casa di Best..) contro il Man United il 10 gennaio 1970, poi il buio assoluto. Tante sbronze, molte ragazze e continui infortuni lo lasciano ai margini della prima squadra che vince la Coppa delle Fiere (vecchia Coppa Uefa) battendo i belgi dell'Anderlecht in finale! Stile di vita sfrenato, ginocchio rotto e bevute molto pesanti ne danneggiano il talento. Si brucia in poco tempo e allora l'Arsenal non gli rinnova il contratto e nel luglio 1973 lo vende al Portsmouth dove rimane fino al 75, segnando sette reti in 95 incontri. Poi torna in Scozia ma stavolta al Motherwell dove resta tre stagioni fino al 1978: 12 goals in 89 gare.

D'ora in poi impazzisce e inizia a vagare: firma un contratto con il club australiano del Canberra City ma non gioca mai, allora prende il primo volo di ritorno per Londra e viene ingaggiato dal Fulham dove resta dal 78 al 1980. A Craven Cottage con la maglia bianca del club gioca solo 27 volte segnando una sola rete! Poi si stanca e anche il pubblico è stanco delle sue enormi pause e infortuni e allora prende il primo aereo per gli Stati Uniti e come tanti famosi calciatori prova l'esperienza americana con i Phoenix Inferno, una sola stagione e poi torna ancora in Scozia e termina la carriera nel 1984 dopo aver giocato per due club: gli amaranto dell'Heart of Midlothian (protestanti e rivali storici cittadini dell'Hibernian Edinburgh, suo club natale...) e poi con i modesti Partick Thistle, 6 gettoni e zero centri!

Si ritira nel 1984 da uomo ricco dopo tanti anni nel calcio anche se a scarsi livelli ma comunque prestigiosi ma alcune cattive operazioni finanziarie lo portano sul lastrico ed alla fine in bancarotta totale nel 1994. Infine un esaurimento nervoso lo costringe a stare a casa per molto tempo ed oggi è un quasi sessantenne che vive le sue giornate nel Dorset sul mare di Bournemouth, paesino inglese sulla Manica.

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