31 marzo 2010
CHAMPIONS: LO UNITED SEGNA SUBITO CON ROONEY MA POI PERDE 2-1 GRAZIE ALLE RETI DI RIBERY E OLIC
Bayern in completo rosso con dettagli bianchi, inglesi in maglia bianca, pantaloncini blu e calzettoni bianchi. Germania, gara di andata dei quarti di finale di Champions. Stadio di Monaco di Baviera, oltre 65mila spettatori nel "gommone" bavarese. Robben siede in tribuna infortunato. Pronti via e subito il Man United segna con Rooney, poi traversa di Nani con un cross sbagliato, attacchi a raffica del Bayern ma nulla da fare. Al minuto 77 punizione di Ribery, scarpe lilla come Vucinic, e tiro deviato da Rooney in barriera. E' una calamita per il pallone il numero 10 inglese ma di sangue irlandese. Siamo 1-1 e van der Sar è battuto. Van Gaal ci crede ancora di più nella rimonta. Manca poco, assalti finali e goal al 93' di rapina con il croato Olic ex Amburgo che infila Evra, Vidic e Ferdinand, praticamente tutta la difesa, partendo a razzo dalla destra proprio mentre Rooney (sempre lui..) si infortuna alla caviglia cercando di difendere a centrocampo. Olic finta il sinistro e poi buca il portiere olandese con un rasoterra preciso. L'Arena esplode di gioia, forse un po si sono rifatti della notte del Camp Nou del 99..Ora tra sette giorni il ritorno all'Old Trafford per giocarsi la semifinale.
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30 marzo 2010
TONY CASCARINO...I didn't qualify for Ireland. I was a fraud. A fake Irishman
Anthony Guy Cascarino, detto Tony (Orpington, 1 settembre 1962), è un ex calciatore irlandese, di ruolo attaccante, 190 cm.
Dal suo ritiro è presentatore per l'emittente radiofonica TalkSPORT e opinionista per il Times e per l'Hot Press Magazine.
Inizialmente avviato verso la professione di parrucchiere e istruttore di yoga part-time, entrò nel settore giovanile del Gillingham nel 1982, proveniente dal Crockenhill, in cambio di alcune tute da ginnastica e di alcuni ferri da stiro rovinati. In seguito militò nel Millwall (club per cui da ragazzo faceva il tifo), nell'Aston Villa, nel Celtic e nel Chelsea. Gli anni più soddisfacenti, però, li trascorse con Olympique Marsiglia e Nancy, nella Ligue 2 francese.
Nazionale
Militò nella Nazionale irlandese in virtù di un nonno cittadino di quel paese, anche se Cascarino poi riferì di una confessione della madre, che affermava di essere stata adottata. Conta 88 presenze e 19 gol nella Nazionale irlandese, in cui sfruttò soprattutto le doti aeree per beneficiare dello stile di gioco della squadra, fondato sulle verticalizzazioni. Partecipò al campionato d'Europa 1988, al campionato del mondo 1990 e al campionato del mondo 1994.
Autore di un'autobiografia molto dibattuta, nel suo libro non fece mistero del suo vizio per il gioco e dell'infedeltà che causò il fallimento del proprio matrimonio. Rivelò anche che, durante la sua permanenza all'Olympique Marsiglia, il fisioterapista del club iniettò a lui e ad altri giocatori delle sostanze non identificate e sostenne che, a detta del fisioterapista, non si trattava di doping, bensì di un modo naturale di accrescere l'adrenalina. Cascarino aggiunse che soltanto ai calciatori che si erano sottoposti all'iniezione era concesso di giocare.
Dopo il ritiro dall'attività agonistica è divenuto un giocatore di poker semiprofessionista, comparendo nella serie televisiva Celebrity Poker Club e commentando il PartyPoker Poker Den.
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24 marzo 2010
RELEGATION..
È stata acquistata dallo sceicco multimiliardario Sulaiman Al-Fahim il 26 maggio 2009. Di fronte alle crescenti difficolta' economiche del club, Al-Fahim ne ha poi ceduto il controllo ad Ali Al-Faraj. Il 3 Febbraio, pero', l'affarista di Hong Kong Balram Chainrai, come conseguenza di un credito insoluto nei confronti della societa', ha assunto il controllo del 90% del pacchetto azionario, diventando cosi' il quarto proprietario nel corso dell'anno solare 2009.
Nel frattempo i problemi economici del Portsmouth FC avevano raggiunto livelli ingestibili e il 23 Febbraio 2010 è stato comunicato che il club entrera' in amministrazione controllata per evitare la bancarotta e la conseguente dissoluzione. La notizia è stata puntualmente confermata il 26 Febbraio. Il controllo delle operazioni economiche è passato interamente nelle mani di Andrew Androniku della UHY Hacker Young, un'agenzia specializzata in insolvenze, che si occupera' di ridurre al massimo i costi pianificando nel contempo la vendita dei beni del club per ripianare i debiti. Come da regolamento, l'entrata in amministrazione controllata comporta una penalizzazione in classifica di 9 punti.
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22 marzo 2010
LO STAMPELLONE, IL PAPPAGALLONE, IN POCHE PAROLE ECCO PETER IL GIGANTE BUONO
Peter James Crouch (Macclesfield, 30 gennaio 1981) è un calciatore britannico, attaccante del Tottenham Hotspur e della Nazionale inglese. Alto 201 cm, è il più alto giocatore ad aver mai vestito la divisa della Nazionale inglese. All'età di quattro anni si trasferì con la famiglia a Singapore salvo fare ritorno a Londra un anno dopo. Dopo aver frequentato la Drayton Manor High School Crouch non riuscì ad ottenere un contratto con il Tottenham, squadra nella quale militava nelle giovanili. Andò un periodo in prestito al Dulwich Hamlet, formazione che gioca nel campionato regionale inglese (Isthmian League). Nell'estate del 2000 si trasferì al IFK Hässleholm, squadra svedese.
Inizia la sua carriera professionistica tra le file del Queens Park Rangers, formazione di First Division, segnando al primo anno dieci gol. A causa del conseguente ridimensionamento delle possibilità economiche del QPR, viene ceduto al Portsmouth per 1.250.000 sterline. Con la squadra Pompey totalizza 18 reti in 37 gare di seconda divisione.
Poi Aston Villa, Norwich, Southampton, Liverpool, ancora Portsmouth e Tottenham.
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RICKY VILLA O MEGLIO, RICKY VIGIA...
Ricardo Julio "Ricky" Villa (Buenos Aires, 18 agosto 1952) è un ex calciatore argentino, di ruolo centrocampista. Attualmente è un allenatore di calcio.
Villa giocò in patria nelle file di Quilmes (1970-74, 108 presenze e 20 reti), San Martin de Tucumàn (1973, 10 gare e 3 reti), Club Atlético Tucumán (1974-76, 51 presenze, 19 gol) e Racing Club (1976-78, 52 gare e 6 reti). Dopo il Mondiale vinto nel 1978, lui e il connazionale Osvaldo Ardiles furono ingaggiati dagli inglesi del Tottenham Hotspur. Villa vi giocò fino al 1983, sommando 133 presenze e 18 reti. A differenza di Ardiles, prestato al Paris-Saint German, rimane a giocare anche nel periodo della guerra delle Falklands, grazie al passaporto italiano. (agli argentini venne sospeso il permesso di lavoro in Gran Bretagna)
Nel 1983, ormai 31enne, il giocatore tornò nel Nuovo Mondo, a giocare con gli statunitensi del Fort Lauderdale Strikers. Nella squadra che fu di Teofilo Cubillas, Villa scese in campo 19 volte, con 3 gol all'attivo. Nel 1984-85 si trasferì in Colombia, nel Deportivo Cali, ma non disputò alcuna gara, per cui tornò in patria, dove chiuse la carriera nel 1989. Gli ultimi anni lo videro bandiera del Defensa Y Justicia, squadra semiprofessionistica argentina: 93 presenze e 4 gol. Nella sua Nazionale firmò 25 presenze. Nel 1991 disputò un torneo per veterani, la World Cup of Masters, andando anche in rete contro l'Inghilterra. All'inizio degli anni '80, molte TV private italiane dedicavano, il sabato sera, un lungo programma al calcio inglese e spagnolo. In tali telecronache, raccontate da Mario Mattioli, il suo nome era pronunciato Vigia, 185 cm.
Dal luglio 2005 Villa lavora nello staff tecnico del Talleres de Còrdoba, squadra argentina. Negli anni ’90 è stato impegnato in politica. Tutt’oggi, i tifosi del Tottenham innalzano vessilli col suo volto, ritratto come se fosse Che Guevara, cui il barbuto Villa somigliava molto.
Campione del Mondo con la sua Argentina nel 1978 e vincitore della FA Cup 1981 con il Tottenham!
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TITI HENRY CONTRO IL SUO ARSENAL
Bandiera dell'Arsenal per otto stagioni, Thierry Henry è stato senza dubbio il calciatore più rappresentativo dei gunners nei primi anni del 2000. Nell'estate 2007 l'attaccante francese è passato al Barcellona e ora – a distanza di due stagioni e mezzo – si troverà di fronte la sua ex squadra: "Il legame che ho avuto coi tifosi dell'Arsenal sarà impossibile da ricreare in qualsiasi altra squadra. Ovviamente in campo darò tutto, ma a me non piace giocare contro l'Arsenal. Sarà strano per me entrare in quello stadio, anche se sarà l'Emirates e non Highbury, con un'altra maglia".
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LA JUVE ESCE DALLA UEFA CUP: POKER DEI COTTAGERS
Al Craven Cottage di Londra la Juventus butta all’aria il 3-1 dell’andata e viene sconfitta per 4-1 dal Fulham. Gli inglesi giocano la partita della vita e a quanto pare il risultato non è venuto meno agli uomini di Roy Hodgson.
Zaccheroni aveva visto la strada in discesa dopo il gol di Trezeguet a 2 minuti dal calcio d’inizio, ma Zamora (che nel prepartita aveva dichiarato di potercela fare a passare il turno),
un doppio Gera e Dempsey coronano il sogno dei londinesi. Espulsi Cannavaro e Zebina.
Nervosismo in casa Juve, che vede sfumarsi uno degli ultimi obiettivi dichiarati in stagione: l’Europa League vedeva infatti i bianconeri favoriti su tutte le concorrenti.
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18 marzo 2010
17 marzo 2010
16 marzo 2010
BECKHAM KO, ADDIO MONDIALI
L’operazione di David Beckham al tendine d’Achille è stata portata a termine con successo dal chirurgo Sakari Orava a Turku, in Finlandia, ma i tempi di recupero saranno lunghi e il centrocampista inglese deve abbandonare ogni speranza di giocare i Mondiali in Sudafrica il prossimo giugno. L’intervento, iniziato alle 17, è durato circa 50 minuti e il giocatore del Milan, infortunatosi domenica contro il Chievo, dovrebbe passare la notte in clinica.
ADDIO MONDIALI - Orava ha escluso la possibilità che Beckham possa essere pronto per andare ai Mondiali con l'Inghilterra: «Beckham ai Mondiali? No, io non penso», ha detto. «La guarigione richiede molto tempo». Beckham starà in buono stato tra sei-otto settimane, dopo di che potrà iniziare una «più vigorosa» fisioterapia. «Per iniziare a calciare e a giocare ci vorranno circa tre mesi. Per avere prestazioni ottimali e piena potenza di calcio e di salto forse un altro mese», ha spiegato il chirurgo che l'ha operato.
SPERANZE DELUSE - «Sono triste ma voglio ringraziare tutti per i messaggi di supporto. Spero in una guarigione rapida e completa», aveva detto l'inglese prima dell'operazione dalle pagine del suo sito personale. Beckham aveva lasciato il suo hotel di Milano attorno a mezzogiorno. Stampelle, cappello e sguardo basso, il centrocampista aveva evitato le domande dei giornalisti che lo aspettavano fuori dall'albergo dove alloggia da quando gioca con il Milan. Prima dell'operazione, il chirurgo Orava, lo stesso specialista che ha operato Yuri Chechi, aveva detto per il giocatore c'era «ancora un briciolo di speranza di poter giocare al Mondiale». Ma poi si è dovuto ricredere avendo trovato il tendine «completamente staccato». Era veramente una speranza remota, visto che lo stesso Fabio Capello aveva già confermato che il sogno di Beckham di partecipare al suo quarto mondiale era finito durante la partita contro il Chievo: «Sono molto triste per l'infortunio di David, sembra proprio che dovrà saltare i Mondiali, sarà un'assenza pesante».
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11 marzo 2010
ECCO LA NUOVA MAGLIA ROSSA DEGLI INGLESI PER IL MONDIALE IN SUDAFRICA. 3-1 IN AMICHEVOLE CONTRO L'EGITTO CAMPIONE D'AFRICA
COPPA DI LEGA 2010, ANCORA UNITED CAMPIONE, ASTON VILLA KO 2-1
Carling Cup Final 2010, live at Wembley. Subito in vantaggio il Villa con Milner su rigore, poi pari di Owen su disastro di Dunne. Nel secondo tempo segna il solito Rooney di testa con una palombella che inganna il bravo Friedel.
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CALCIO INGLESE DEVASTANTE, DOPO IL 5-0 DELL'ARSENAL SUL PORTO, IL MAN UNITED RIFILA UN BEL 4-0 AL MILAN DI BECKHAM....
Poker britannico grazie alle reti di Rooney (doppietta), Park e Fletcher. Erano assenti anche Giggs, Carrick e Anderson. Aggregate, il totale dei goals parla chiaro, fra San Siro e Old Trafford vincono i red devils 7 a 2!!!
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CHAMPIONS: ARSENAL - PORTO 5-0, MALE I LUSITANI DI HULK E FALCAO, GUNNERS IN GRAN FORMA ED ORA SOTTO CON I QUARTI DI FINALE, FUORI MILAN E REAL
9 marzo 2010
KO ANCHE COL WIGAN, ORA SI PENSA AL FUTURO, AQUILANI IN BILICO, RISCHIO FLOP PER IL ROMANO
«AAA... Aquilani cercasi». Oppure: «AA: Anonymous Aquilani». I tabloid britannici, si sa, sono crudeli. E ora, esaurite le storie di corna di John Terry e Ashley Cole, se la prendono con Alberto Aquilani. L’italian flop, come lo definiva ieri il Mirror. L’ex romanista è arrivato a Liverpool l’estate scorsa e ancora non è riuscito ad accendere gli animi. Prima per colpa dell’infortunio alla caviglia, che lo ha tenuto fuori dal campo fino a fine ottobre. Poi per colpa della forma non ancora ritrovata. Fatto sta che il Principino ha collezionato solo sette inizi di match con la maglia dei Reds e in nessuno è stato decisivo. E ora, come spiega il suo allenatore, accumulerà ancora presenze in panchina perché Benitez non intende sacrificare la squadra per lui. Ovvero: gioca solo chi è al massimo della forma per agguantare il disperato obiettivo di arrivare tra le prime quattro in classifica e meritarsi la Champions League.
Così anche ieri sera contro il Wigan Aquilani è rimasto a guardare. I commentatori sportivi scommettono che già a fine stagione l’ex giallorosso potrebbe prendere il volo, magari verso la metà bianconera di Torino. Ma Benitez lo difende a spada tratta e spiega: «La settimana scorsa abbiamo parlato, Alberto e io, e lui conosce la situazione. E’ difficile quando si è infortunati e non si può giocare per 3-4 mesi e poi quando sei disponibile non puoi comunque dare il tuo contributo perché ci sono altri problemi - ha proseguito l’allenatore - So che non è al livello di forma che potrebbe raggiungere e non posso permettermi di perdere dei match. Ma Alberto non è stupido, lo sa che la priorità è la squadra. Adesso tutto quello che può fare è continuare ad allenarsi per quando avremo bisogno di lui».
Un discorso che zucchera un po’ l’amara pillola della panchina, ma che non deve essere piaciuto al Principino. E neppure ai tifosi che continuano a rimarcare i 20 milioni di sterline spesi per un giocatore rotto, il cui contributo in questa stagione sarà quasi nullo. Perfino l’agente di Aquilani, Franco Zavaglia, ammette che il suo cliente sarà al massimo della forma solo per la prossima. «Alberto ha preso la decisione di una vita venendo in Inghilterra - ha spiegato Zavaglia al Times - Al Liverpool sta bene e il prossimo anno sarà per lui il più importante».
Aspettando che il suo tocco ritorni magico resterà uno dei tanti sostituti in panchina. Un po’ poco per le sue ambizioni, come ammette anche Benitez: «Alberto è un serio professionista, in Italia è un grande nome e ovviamente vuole dimostrare anche qui le sue qualità».
4 marzo 2010
DURO COLPO PER I BLUES DEL CHESHIRE
E' morto, all'età di 53 anni, il tecnico del Macclesfield Town (League Two), Keith Alexander. Ne ha dato notizia lo stesso club inglese, precisando che il trainer di Nottingham è spirato dopo essere rientrato a casa al termine dell'ultima gara disputata col Notts County. Nel 2003 Alexander, alla seconda stagione alla guida del Macclesfield, era stato colto da aneurisma cerebrale.
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