25 maggio 2009

FERGUSON, UN MITO


Manager dello United dal 1986. E pensare che ha perso il suo primo derby col City per 5-1, cosa inammissibile in Italia. Classe 41, Fergie non è ancora pronto per prendere il sole sotto l’ombrellone nella spiaggia dei pensionati di Torquay sulla Manica. Queste le sue parole rilasciate alla conclusione della festa per il 18esimo titolo del campionato inglese (hanno raggiunto l’odiato Liverpool) per non dire ancora di essere finito. Sir Alex è unico, ci vorrà tempo per vederlo al sole della “English riviera” dove in molti, gli avversari, lo vedrebbero bene magari accanto ai suoi nipotini del Cheshire. Ma lo scozzese non ne vuole sapere e cercherà di bissare la coppa di Mosca nella notte romana. Il suo primo successo europeo con lo United è targato FC Barcelona, strano caso vero? Nel 1991 infatti i diavoli rossi hanno alzato la Coppa delle Coppe battendo i catalani, un trofeo che dal 99 non esiste più e che Ferguson ha vinto anche quando allenava i reds dell’Aberdeen! Nel 1983 contro il Real Madrid a Goteborg sotto una pioggia battente ecco il grande successo con il club scozzese senza i mezzi pesanti, economici e non delle due big di Glasgow, sua città natale. Da calciatore ha giocato con i Rangers, poi è stato CT della nazionale scozzese nel 1986 ai mondiali in Messico. E’ un capricorno e si vede, una precisione maniacale ed anche la voglia di rischiare con scelte azzardate come quando nel 92 portò all’Old Trafford Eric Cantona. Il francese nelle ultime ore ha dichiarato: “Io allenerò sicuramente la più grande squadra del mondo, non so tra quanti anni, ma sulla panchina del Manchester United c'è già scritto il mio nome. Con questo non sto dicendo che Ferguson andrà via, spero abbia vita eterna con i Reds, glielo auguro di cuore. Se sono disponibile solo per il Manchester? Per me, l'unica alternativa possibile è la nazionale inglese. Fabio Capello mi piace molto, come uomo e motivatore, trasmette valori positivi, è duro, preciso, ed attento ai dettagli. E' quello che ci voleva. Ma, vi assicuro, prima o poi vedrete me alla guida dell'Inghilterra: perché ho fatto la storia del Manchester, sono il numero uno". Modesto il marsigliese…ma se lo può permettere. I vizi di Fergie? La buona tavola, vino e whiskey ed una notevole propensione alle scommesse, corse di cavalli su tutto. Figlio di un protestante ed una mamma cattolica, una famiglia operaia come tante dietro a quei rossi mattoncini di Glasgow. Sposato con Cathrine, il 20 luglio 1999 è stato nominato "Sir" dalla regina Elisabetta II: è Comandante dell'Ordine dell'Impero Britannico. Esattamente dieci anni fa ha vinto la sua prima Champions al Camp Nou di Barcelona, 2-1 al Bayern Monaco. Fortunato si, ma anche pieno di intuizioni folgoranti come quel doppio cambio sullo 0-1 firmato dalla punizione di Basler. Dentro Sheringham e Solskjaer, autori poi delle due reti in due minuti per la rimonta impossibile del Man United. La Spagna è sempre nel suo destino, Real Madrid e Barcelona! È noto per l'uso che fa della psicologia e della retorica contro i propri avversari: durante il campionato 1995/96 mise in difficoltà il rivale Kevin Keegan sostenendo che le altre squadre si impegnassero di più contro il Manchester United che contro il Newcastle di Keegan. L'ex-attaccante ci cascò e rilasciò la seguente dichiarazione: "Siamo ancora in gara per questo titolo, e vi ricordo che per loro c'è ancora il Middlesbrough e ancora altro... Sarebbe bellissimo batterli. Bellissimo!". Da notare che era il Manchester l'inseguitore e non i bianconeri. Il risultato fu quello di caricare di ulteriore pressione il Newcastle, che andò a perdere la Premiership dopo che si era ritrovato con un vantaggio di 15 punti sulla squadra di Ferguson. Ed ora il futuro che parla italiano con i suoi due gioielli romani: Kiko Macheda dalla Lazio e Davide Petrucci dalla Roma, entrambi classe 91 e poi chissà, lo vorrebbero come CT della Nazionale Olimpica di calcio del Regno Unito per i giochi di Londra 2012! Solo una nota stonata, il suo rapporto con alcuni tifosi. Non sono andate giu', ai tifosi del Manchester Utd, le parole di Sir Alex Ferguson, che ha criticato i sostenitori della squadra per lo scarso entusiasmo, parlando di "atmosfera da funerale" durante le gare casalinghe, nulla a che vedere con il calore di Anfield a Liverpool. "Ormai nel nostro stadio e' impossibile fare il tifo - ribatte l'associazione dei supporters dello United - non ci si puo' alzare e fare un rumore che subito gli steward ti cacciano dallo stadio e ti sequestrano l'abbonamento". Una risposta seccata quella rivolta all'allenatore: "C'e' praticamente uno stato di polizia, a fare il tifo si rischia di perdere un abbonamento da 1000 sterline".

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