Erasmo Iacovone nasce a Capracotta (in provincia allora di Campobasso, oggi di Isernia) il 22 aprile 1952. Arriva a Taranto con la riapertura del “mercato” autunnale. Il presidente Fico lo preleva dal Mantova (serie C) per 400 milioni (prima paga la comproprietà, quindi a fine anno lo riscatta).
Debutta in rossoblù il 31 ottobre 1976 in Novara-Taranto 1-1 segnando al 66’ il gol del pareggio ionico. Iacovone realizza 28 gare e 8 reti nella prima stagione tarantina, quindi inizia benissimo anche il torneo 1977-78 segnando 9 reti nelle prime 21 giornate di campionato.
Il bomber rossoblù è nel mirino di diverse società (è seguito anche dalla Fiorentina). Ma nella notte tra il 5 e 6 febbraio (nel pomeriggio gli ionici hanno pareggiato per 0-0 contro la Cremonese) Iacovone perde la vita in un incidente stradale sulla statale Taranto-Lecce.
Una “Alfa Romeo 2000”, rubata e guidata da un certo Marcello Friuli, inseguita da una volante della Polizia, a circa 200 all’ora e a fari spenti centra in pieno la “Diane 6” del giocatore che usciva da una strada secondaria dopo aver cenato in un ristorante della zona.
Il corpo del povero Iacovone sbalzato dall’abitacolo in frantumi verrà ritrovato a circa 50 metri dall’incidente. Con la morte del giocatore, in quel momento capocannoniere della serie B con 9 gol (a pari merito con Pellegrini del Bari e Palanca del Catanzaro) il Taranto, lanciato forse per la prima volta verso la serie A (i rossoblù sono ad un punto dal 2° posto) vede sfumare il sogno della promozione nel massimo campionato.
1 commento:
Ciao, sai mica dirmi che pena ha avuto Marcello Friuli per l'omicidio commesso?
Che fa adesso, che ha lasciato una giovane vedova...?
Grazie.
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