Un aereo privato ha, invece, permesso di risolvere il tormentone Arshavin, passato dallo Zenit St. Pietroburgo all’Arsenal per oltre 16,5 milioni di euro, all’ultimissimo secondo. Anzi, per la verità si era già ai tempi supplementari, visto che la Football Association aveva concesso ai club londinesi di sforare oltre le 5 di ieri pomeriggio per portare a termine le trattative, stante l’abbondante nevicata che ha paralizzato la capitale. Oggi la Premier League ratificherà l’accordo che lega il genietto russo ai Gunners fino al 2012, con un ingaggio di 77.000 euro a settimana, 22.000 euro secchi in meno di quanto prendeva in patria. Ma la voglia di Arshavin di giocare all’Arsenal era tale che è stato lui stesso a fare la mossa decisiva, noleggiando un aereo privato che lo portasse a Londra domenica notte per chiudere l’accordo. In caso contrario, come scrive il Sun, il giocatore russo non sarebbe mai riuscito a sbarcare ieri in città, a causa della neve.
Ma oltre alle condizioni climatiche quasi proibitive, a mettere a repentaglio il trasferimento sarebbe stato anche lo Zenit che, con un colpo di coda, avrebbe preteso il pagamento della metà della clausola di rescissione di 5 milioni di euro, fissata nel 2006 quando presero Arshavin. Stando a Daily Express e Daily Telegraph, i 2,5 milioni di euro necessari per liberarsi li avrebbe scuciti proprio il giocatore, confermando così la sua voglia di Arsenal. Una voglia che si dovrebbe concretizzare già domenica contro il Tottenham.
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