24 novembre 2008

BOBBY MOORE




Robert Frederick Chelsea "Bobby" Moore, nato a Barking, Londra il 12 aprile 1941 deceduto il 24 febbraio 1993 sempre nella sua città.
Moore entrò giovanissimo nelle giovanili del West Ham, esoridiendo a soli 17 anni con la prima squadra l'8 novembre 1958 contro il Manchester United, diventando fin da subito titolare della squadra londinese, mostrando la sua capacità di leggere la gara e il gioco d'anticipo, staccandosi così dallo stereotipo del difensore possente il cui gioco è basato soprattutto sulla forza fisica. Fu definito perciò da Pelè come il difensore più corretto che abbia mai affrontato.
Esordì in nazionale il 20 maggio 1962 a Lima contro il Perù, per poi disputare i successivi mondiali del Cile che videro l'eliminazione dell'Inghilterra ai quarti di finale contro il Brasile. Divenne capitano alla sua dodicesima presenza in nazionale, il 20 maggio 1963 contro la Cecoslovacchia.
Dopo lo shock della diagnosi di un cancro ai testicoli, guido il West Ham al successo nella FA Cup a Wembley contro il Preston North End nel 1964. L'anno successivo, sempre a Wembley, il West Ham sconfisse il Monaco 1860, conquistando la Coppa delle Coppe. All'inizio del 1966, alla vigilia del suo più grande trionfo, vennero resi noti alla stampa dei dettagli secondo cui Moore voleva lasciare il West Ham per il Tottenham. Moore fece scadere il suo contratto e solo dopo l'intervento di Sir Alf Ramsey e aver realizzato che tecnicamente non era qualificato a giocare, firmò nuovamente con il West Ham per poter capitanare la squadra inglese del 1966. Moore fu il leader della squadra che diede al calcio inglese la sua finora unica vittoria mondiale e lo consacrò come magnifico giocatore, gentiluomo e icona dello sport. Moore proseguì fiducioso la sua carriera nel West Ham e nella nazionale, e venne ancora una volta chiamato ad essere il capitano dell'Inghilterra nella trasferta in Messico per difendere il titolo mondiale nel 1970. Ci fu una grave interruzione nella preparazione, comunque, quando venne fatto un tentativo di implicare Moore in un furto di un braccialetto da una gioielleria di Bogotá (Colombia), dove la nazionale inglese si trovava per disputare alcune partite di preparazione, allo scopo di acclimatarsi all'altitudine elevata. Le accuse vennero successivamente lasciate cadere, Moore fu pienamente scagionato e gli fu permesso di raggiungere i suoi compagni di squadra in Messico. Nell'incontro del girone eliminatorio contro i favoriti del Brasile, ci fu un momento notevole per Moore, quando affrontò il grande Jairzinho con tale precisione e pulizia che molti citano quell'intervento come il contrasto che nessuno riuscirà a migliorare. Il Brasile vinse comunque l'incontro, ma anche l'Inghilterra si qualificò per la fase successiva. La sconfitta ai supplementari contro la Germania Ovest vide l'Inghilterra uscire ai quarti, e occorsero dodici anni prima che l'Inghilterra tornasse di nuovo alle finali di Coppa del Mondo. La sua vita dopo il calcio fu difficile e piena di eventi, con affari andati male e la fine del suo matrimonio. Fin da allora molti dissero che la Football Association avrebbe potuto dare a Moore un incarico, in qualità di unico inglese a capitanare una squadra campione del mondo. Moore preferì starsene in dignitoso silenzio poi passò al Fulham nel 74 e smise nel 78.

Nel 1990 Moore entrò nell'organico di Capital Gold Radio come analista e commentatore calcistico. Ad ogni modo, la sua battaglia contro il cancro era tornata, ed egli venne operato per un sospetto tumore al colon, il 22 aprile 1991. Il 15 febbraio 1993 Moore annunciò di soffrire per un cancro all'intestino. Cedette alla malattia solo sette giorni dopo aver commentato un incontro vinto a Wembley dalla nazionale inglese, per 6 a 0 contro San Marino. Il suo funerale di svolse il 2 marzo] 1993 al Putney Vale Crematorium.
Moore fu tra i primi ad essere inseriti nella Hall of Fame del calcio inglese nel 2002, come riconoscimento del suo impatto sul calcio inglese come giocatore. La tribuna che ha sostituito il south bank del campo delt West Ham, il Boleyn Ground di Upton Park, è stato intitolato a Bobby Moore poco dopo la sua morte. Moore fu sposato due volte. La prima con Christina Dean il 30 giugno 1962 - la coppia divorziò dopo 23 anni, il 6 gennaio 1986. In seconde nozze sposò Stephanie Parlane-Moore (suo vero cognome da nubile) il 4 dicembre 1991. Nel 1981 recitò nel film "Fuga per la vittoria" con Stallone e Pelè. Una statua di bronzo di Bobby Moore venne commissionata per essere eretta fuori dall'ingresso principale del nuovo Stadio di Wembley, come omaggio al suo impatto sullo sport del calcio.

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