2 ottobre 2008

SCOLARI RULES & DRACULA, A SEASON TO REMEMBER?


Tira davvero un’aria tutta nuova al Chelsea, con i giocatori liberi di fare quello che vogliono non solo in campo ma anche, e soprattutto, fuori. Che, tradotto, significa avere il permesso di indulgere in piaceri come il vino e le donne, senza rischiare la dura reprimenda del tecnico. Non a caso, è stato lo stesso Luiz Felipe Scolari a raccontare di aver lasciato una briglia un po’ più sciolta ai suoi giocatori, ancora abituati alla ferrea disciplina di José Mourinho, spiegando di essere semplicemente il loro allenatore e non già un poliziotto. Un cambio di rotta che Terry e compagni hanno mostrato di apprezzare in maniera particolare, come ha confermato al "Times" Peter Cech, sebbene il portierone ceco abbia anche confessato che preferisce trascorrere il tempo libero a giocare con il suo cane piuttosto che in qualche locale alla moda. "Siamo dei professionisti e sappiamo bene quello che possiamo fare, soprattutto quando ci sono così tante partite da giocare e così tanti viaggi da fare. Sta a noi regolarci su ciò che è meglio per ognuno di noi e se vogliamo bere una birra, sappiamo di poterlo fare".
L'ASSAGGIATORE - Ma fra le novità imposte dal nuovo corso, ce n’è una che non ha mancato di destare qualche perplessità. Stando, infatti, a quanto riporta il "Sun", ci sarebbe una nuova figura ad accompagnare il Chelsea durante la trasferta in Transilvania per la sfida di Champions League contro il Cluj. Si tratta dell’assaggiatore di cibo, ovvero uno pagato dal club per "testare" i piatti prima che arrivino ai giocatori. Non solo. All’esterrefatto personale dell’Opera Plaza, esclusivo hotel a cinque stelle che ha ospitato la spedizione Blues, sarebbe stata fornita una lista di richieste di ben 35 pagine, a conferma di quanto siano viziate, supponenti ed arroganti le stelle londinesi. "Pensavano forse che gli avremmo servito del sangue di Dracula? – ha ironizzato un membro dello staff dell’albergo – Si credono davvero così importanti da aver bisogno di un "food taster"? E’ un insulto per noi, per la nostra storia e la nostra cultura. Sembra di essere tornati al tempo del Medioevo, sono davvero dei viziati". Ancora più duro un giornale locale, che è arrivato ad insinuare che il Chelsea temesse di essere avvelenato durante il soggiorno obbligato causa partita nella terra di Dracula. Scorrendo l’elenco di regole imposte dai Blues al personale dell’hotel si scopre così che nessun cibo sarebbe arrivato ai giocatori senza prima essere passato al vaglio dello chef e nutrizionista Nick Broad. "Ci hanno detto che qualunque grasso animale e olio vegetale era proibito – ha raccontato al tabloid una fonte – perché la squadra usa solo olio extra vergine di oliva. Poi, sono andati nelle cucine e hanno buttato via tutto quello che non era organico. Ma chi si credono di essere? Questo è un ottimo hotel, abituato ad ospitare vip e celebrità di ogni tipo".
L'AVVERSARIO - Ma non sarà certo una "ciorba de burta" (sorta di minestrone, piatto tipico rumeno) a fermare il Chelsea nella notte transilvana, anche perché il Cluj è avversario temibile, come ha insegnato la sconfitta della Roma di quindici giorni fa. "Non ci sono più squadrette – ha spiegato Scolari – perché se il Cluj è in Champions League significa che è un’ottima formazione e che è campione di Romania. Ecco perché va rispettata e affrontata come qualunque altra squadra e non sarebbe affatto una sorpresa se dovessimo uscire sconfitti". Quanto all’undici da mandare in campo, il tecnico brasiliano sembra intenzionato a dare fiducia fin dal primo minuto a Didier Drogba, sebbene l’ivoriano non sia ancora al cento per cento della condizione.

Nessun commento: