1 - Cristiano Ronaldo: chi altri può guidare questo elenco se non l’asso portoghese, destinato a diventare il più grande giocatore del pianeta?
2 - Fernando Torres: dopo il sensazionale debutto stagionale con il Liverpool, l’attaccante è fondamentale per tentare di far uscire la Spagna da anni di oblio calcistico.
3 - Michael Ballack: viene dato in forma strepitosa e, pur reggendo il peso della Germania da ormai un decennio, ha ancora sete di vittorie. Le delusioni stagionali con il Chelsea (Mosca in primis) saranno la molla per arrivare alla finale di Vienna del 29 giugno.
4 - Franck Ribery: ha l’arduo compito di far dimenticare Zidane, di cui è stato l’ombra per anni, e con Thierry Henry ancora lontano dal top, può essere davvero il momento del talento francese del Bayern di Monaco.
5 - Luca Toni: Andrea Pirlo dà i tempi alla squadra, ma fare gol è compito suo, non a caso è considerato uno dei più micidiali finalizzatori degli ultimi anni. Se l’Italia vuole tentare di bissare il trionfo mondiale e portare a casa il suo primo Europeo dal 1968 non può fare a meno dell’attaccante ex Fiorentina. Come se Donadoni non lo sapesse già di suo….
6 - Ruud Van Nistelrooy: dopo dieci anni, è ancora uno dei bomber più pericolosi in circolazione e questa potrebbe essere la sua ultima ribalta internazionale importante.
7 - Luka Modric: se l’Inghilterra è fuori dai Giochi, la colpa (o il merito) è anche e soprattutto del playmaker croato che a novembre chiuse l’ombrello sulla testa di Steve McClaren, eliminando la nazionale inglese.
8 - Zlatan Ibrahimovic: indiscutibilmente, l’unico svedese che meriti di essere citato in una squadra altrimenti anonima, ma sarebbe un errore sottovalutarne le possibilità, espresse con devastante potenza con l’Inter.
9 - Adrian Mutu: su di lui ripone le speranze la Romania per uscire indenne dal “girone della morte” con Italia, Francia e Olanda. Quando non gli gira, è un lusso inutile per ogni squadra, ma se è in forma può essere la vera sorpresa.
10 - Andrei Arshavin: con la defezione di Pavel Pogrebnyak (un duro colpo per il c.t. Hiddink), tutti gli occhi della Russia sono sul genietto dello Zenit di St.Pietroburgo, anche se non potrà disputare le prime due gare per squalifica.
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