21 maggio 2008
PREMIO FAIR PLAY: LA UEFA RISERVA UN POSTO AL MAN CITY
Potere del fair play, che per la Uefa non è un concetto astratto, ma un valore quantificabile. Dall’estate ’94 a Nyon si stila una classifica delle nazioni più corrette della stagione precedente: in palio, tre posti supplementari in coppa Uefa, al di là delle classifiche classiche. La nazione più corretta (contano tutte le gare ufficiali in Europa, di nazionali e club) prende un posto, tutte le altre che abbiano un coefficiente superiore a 8 vanno al sorteggio per altri due posti. Quest’anno, ha vinto l’Inghilterra (8.143), che ha staccato di poco la Norvegia: la federazione ha potuto scegliere la sua promossa, in base ad una classifica interna. L’ha spuntata il Manchester City di Eriksson (ancora per poco): in campionato è finito nono, nel ranking del fair-play 6°, ma le prime 5 erano già nelle coppe. E così la squadra, in questo periodo in tournée in Thailandia, patria del suo propietario Thaksin Shinawatra, si ritrova nel tabellone europeo, nonostante nel finale di Premier avesse "sbracato".
NORD EUROPA CORRETTO - Di solito, in queste classifiche dominano i paesi del Nord Europa: anche quest’anno fra le 7 al sorteggio, svoltosi prima della finale Uefa, c’erano Norvegia, Danimarca, Svezia e Finlandia, oltre a Germania, Spagna e Francia. Le palline hanno premiato tedeschi e danesi. E se questi ultimi aspettano la fine del campionato (domenica) per comunicare l’eletta, in Germania il premio è andato all’Hertha Berlino, decima in campionato, ma prima nella classifica del fair play della Bundesliga.
E L'ITALIA? - Noi, non ci siamo mai. A livello di fair play siamo ancora indietro rispetto ai concorrenti europei. Però, ci sono segnali incoraggianti: nelle ultime 4 stagioni avevamo sempre veleggiato intorno al 30° posto (32-29-32-34). Non esattamente un successo. Quest’anno abbiamo fatto il «grande balzo in avanti», piazzandoci quattordicesimi (coefficiente 7.975), quindi molto più vicini alla zona sorteggio. Se è il segno di una tendenza, l’anno prossimo potrebbe essere quello buono: a quel punto Matarrese dovrà scegliere la più buona d’Italia. In questa stagione la classifica al contrario dei cartellini (alcune federazioni decidono così) vede in testa il Milan, già qualificato. Segue il Siena, che così si troverebbe proiettato in Europa. Ma c’è ancora strada da fare. I criteri con cui Platini e compagnia stilano le classifiche (li trovate nel box a fianco) sono chiari: serve l’impegno di tutti, giocatori, allenatori, dirigenti e pubblico.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento