5 maggio 2008

PADANIA CONTRO TIBET, MA è UNA PARTITA DI CALCIO...



Una sfida inedita, singolare quella che vedrà una di fronte all’altra le squadre di Tibet e Padania. Da una parte una rappresentativa con reali questioni di indipendentismo, problemi di diritti umani calpestati e dall’altra la Padania. La sfida si deve all’interessamento di SportPadania che ha rincorso i rappresentanti della squadra asiatica dall’India all’Olanda, supportata dalla Le.F.Ca.P. (Lega Federale Calcio Padania) e dalla a.s.d. Padania Calcio, nonché da parte della Sft Italia (Students for Free Tibet). Un’amichevole di calcio tra la nazionale del Paese occupato dal 1950 dalla Cina, del Paese con 300 mila persone che vivono con 80 dollari all'anno e la rappresentativa «verde-bianca» delle regioni del nord Italia. Proprio nei giorni delle contestazioni mondiali anti-fiaccola olimpica e pro-Tibet, la New Football Board ha voluto organizzare la partita a Milano: un incontro di riscaldamento all'Arena civica mercoledì 7 maggio alle 20,45 tra due delle sei nazionali che si disputeranno il titolo la prossima estate sui campi della Lapponia.
IL CAMPIONATO DEL MONDO ALTERNATIVO - Già perché la Nf Board (ufficiosamente anche Non-Fifa -Board), una sorta di Fifa dei paesi non riconosciuti organizza un campionato che raggruppa territori ed entità quasi-statali, non completamente indipendenti e non iscritte alla Fifa in quanto associazioni non appartenenti a stati sovrani. La competizione si svolgerà a Gaellivare, nella Lapponia svedese, dal 7 al 13 luglio. Il Board comprende attualmente 22 membri (di cui 13 ufficiali, 6 provvisori e 3 associati) come la Repubblica Turca di Cipro Nord, la Lapponia e la Cecenia. Fondatore e attuale Segretario generale del NF-B è Luc Misson, avvocato dell'ex-calciatore belga Jean-Marc Bosman.
MARONI - «Personalmente non giocherò e questo è motivo di grande delusione - scherzava il quasi ministro Roberto Maroni, presidente della squadra (Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi, è, invece, il segretario della società) - . Ma questa è una iniziativa importante anche in chiave politica perché testimonia l'impegno della Lega a sostegno di tutte le battaglie che riguardano la libertà dei popoli». Presentando l'iniziativa a Palazzo Marino, il leader del Carroccio aggiunse: «Il popolo della Padania condivide con quello del Tibet l'aspirazione ad essere ciascuno padrone a casa propria». E la Padania aggiunge: «un'occasione che palesa, ancora una volta, come lo sport rappresenti un veicolo d'eccezione per valori positivi quali la volontà, il coraggio, la tolleranza, la lealtà e la solidarietà».
SUL WEB - Sui siti internet, per presentare l'incontro (in palio, come recita la locandina, nientemeno che il Trofeo Libertà dei popoli), si trova di tutto: «Ecco finalmente il grande ritorno della rappresentativa padana di calcio, - scrive La Padania - ad otto anni di distanza dall’ultima apparizione, quella della sfida allo stadio di Monza contro la selezione England All Stars». Quindi una partita ogni otto anni per la formazione padana non pone certo problemi di rosa lunga. E poi ancora: «Un grande ritorno, perché avverrà per mezzo di una partita destinata ad entrare negli annali, indipendentemente dal risultato finale». Ecco la motivazione della storicità: «Per tutti i significati che un incontro del genere può avere: Padania-Tibet, le squadre di due popoli in cerca della propria libertà».
LA FORMAZIONE - La Padania è seguita in panchina da Leo Siegel. Probabilmente sarà della partita anche l’ultimo capitano dei biancoverdi, Giampietro Piovani, ex Piacenza che tuttora milita nel Rodengo Saiano, formazione bresciana di C2. Ci saranno anche Maurizio Ganz (ex di Inter e Milan), Carlo Nervo (per dieci anni nel Bologna), Fabio Voltolina, e Cristiano Pavone. Un nome che viene dato per certo, ad esempio, è quello del centrocampista della Triestina Allegretti. «Piedi noti», le cui gesta saranno sottoposte all'attenta vigilanza del fischietto bergamasco di serie A, Paolo Silvio Mazzoleni, e commentate da Bruno Pizzul.
IL TIBET - E il Tibet? Chi schiererà? Giocherà col 4-4-2 o con il modulo da trasferta 3-5-1-1? Nulla ancora trapela. Tatticismo? No, probabilmente poiché sono tutti giocatori provenienti dai loro esili in Europa, in particolare da Francia, Germania o Svizzera. Maglia rigorosamente a strisce orizzontali biancoverdi per la Padania (sul facsimile di quelle del Celtic Glasgow) e maglia rossoblu a strisce verticali per il Tibet.
LA FESTA - La squadra padana si confronterà in futuro, con selezioni dalla Provenza, del Kurdistan, dall'isola maltese di Gozo e da quella africana di Zanzibar. Intanto la festa contro il Tibet è pronta. In platea, ad assistere allo spettacolo, ci saranno i principali esponenti del Carroccio. L’ingresso sarà libero a partire dalle ore 19.00 e gli organizzatori hanno lanciato un vero e proprio appello per riempire l'Arena in tutti i suoi 10.000 posti. Agli ingressi per il pubblico sarà possibile contribuire, con offerta libera, ad importanti progetti a fine di beneficenza, acquistando le bandiere delle due rappresentative: a sostegno del giornale «Tibetan Bulletin» e dell' «SOS Tibetan Children Village», un villaggio per l'infanzia fondato dalle Sorelle del Dalai Lama. Anche la Lega di Saronno ci sarà, si sottolinea sul web: «Le bandiere con i colori delle due "Nazioni negate" sventoleranno insieme». Chissà che effetto farà lo sventolio dei vessilli del Tibet affiancati a quelli della Padania.

Nessun commento: