4 maggio 2008
JEFF ASTLE: THE KING
A forza di colpire il pallone di testa, Jeff Astle si è procurato lesioni cerebrali che a lungo andare si sono rivelate fatali. Questo il risultato della perizia medica voluta dai parenti dell' ex calciatore del West Bromwich Albion e della nazionale inglese e condotta dal coroner Andrew Haigh. Astle è morto improvvisamente a 59 anni nel gennaio 2002 dopo essersi accasciato a casa della figlia. Nel 1997 aveva cominciato a rivelare i primi segni di deterioramento cerebrale. Decisiva per il coroner Haigh la testimonianza del neurologo Derek Robson: «Abbiamo rivelato la presenza di tanti piccoli traumi cerebrali, come succede ai pugili. E riteniamo che a causare questi traumi siano stati i ripetuti colpi di testa effettuati con i palloni di cuoio dell' epoca. La maggior parte del danno infatti interessava la parte frontale del cervello di Astle». Gran parte dei 174 gol segnati da Astle furono realizzati di testa. L' attaccante che regalò al West Brom la vittoria nella Coppa d' Inghilterra del 1968 a spese del favoritissimo Everton (con un gran sinistro dalla distanza) era famoso per l' abilità nel gioco aereo. Astle partecipò anche al mondiale del 1970 con l' Inghilterra, sbagliando un gol clamoroso con il Brasile. È stata la famiglia a chiedere che sulla morte di Astle fosse aperta un' indagine che potesse stabilire le reali cause del decesso. La moglie Lorraine e la figlia Dawn sono sempre state convinte della stretta relazione tra la professione di Jeff e le cause della sua morte, e ieri il coroner Haigh ha dato loro ragione, affermando nel proprio verdetto che Astle è morto per «industrial disease», malattia professionale. Sentenza rivoluzionaria che potrebbe aprire alla famiglia Astle e a quelle di altri giocatori la strada della richiesta di risarcimento per danni.
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