15 aprile 2008

TREMA DI BRUTTO LA PANCA DI AVRAM GRANT!!!

E' bastato un pareggio per rimettere in discussione il futuro di Avran Grant: nonostante la semifinale di Champions League alle porte il tecnico del Chelsea sembra avere poche possibilita' di essere confermato anche per la prossima stagione. Grazie alla rete a tempo scaduto di Emile Heskey il Wigan ha costretto al pari casalingo i Blues, un risultato che allontana quasi irrimediabilmente John Terry e compagni dalla capolista Manchester United. Quando mancano quattro giornate al termine il Chelsea e' ora staccato cinque lunghezze e neppure lo scontro diretto, in programma tra meno di due settimane, potrebbe bastare per il sorpasso. Ancora una volta, dunque, la squadra di Grant, al di la' del suo gioco anemico e speculativo, e' venuta meno nel momento decisivo. Da quando ha preso il posto di Jose Mourinho, allontanato lo scorso settembre a causa dei risultati modesti di inizio stagione ma soprattutto per via del suo gioco poco spettacolare,
l'ex tecnico di Israele non ha mai convinto del tutto. Sicuramente piu' diplomatico del portoghese con la stampa, e docile con la dirigenza del club di Stamford Bridge (e' un amico di vecchia data di Roman Abramovich), Grant non sembra possedere le stigmate del vincente. In campionato, pur lungamente imbattuto, non e' riuscito ad approfittare dei rallentamenti dello United, mentre nella finale di Lega contro il Tottenham ha confezionato un capolavoro di autolesionismo. Una fragilita' da ultimo chilometro che ha destato piu' di una perplessita' tra i tifosi (che ancora invocano il ritorno del manager portoghese) e la dirigenza Blues. Cosi', se il direttore generale Peter Kenyon nei giorni scorsi ha ammesso che i Chelsea "deve" giocare un calcio piu' offensivo, il presidente Bruce Buck si e' rifiutato di confermare Grant per la prossima stagione nonostante il contratto per altri quattro anni. Solo la vittoria in Champions - scrive oggi il Guardian - puo' dunque salvargli la panchina perche' Abramovich non si accontenta di arrivare secondo, soprattutto quando e' costretto ad assistere a partite insipide senza emozioni. Il timbro di fabbrica del calcio di Grant.

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