22 febbraio 2008

ELEGANZA E GIOVINEZZA DALLA SUA. MATHIEU FLAMINI SI RACCONTA AL MAGAZINE DELLA UEFA


Flamini è stato ribattezzato "Gattuso" da alcuni compagni di squadra, in omaggio alla sua grinta e generosità. E al cospetto del campione del mondo e d’Europa il 23enne francese ha fatto un figurone. "È un giocatore immenso, straordinario, e lo rispetto molto - ha spiegato Flamini -. Penso che abbiamo giocato entrambi una grande partita. In mezzo la lotta è stata dura, ma nella ripresa abbiamo giocato meglio noi. Il Milan ha arretrato il raggio d’azione e questo ci ha agevolato. Il Milan è un grande club, composto da grandi giocatori, e ci è voluta la massima concentrazione nelle situazioni di uno contro uno. Abbiamo giocato una grande partita e dobbiamo ripeterla a Milano...
"Siamo giovani ma con molta esperienza e abbiamo la qualità per andare lontano in questo torneo - ha aggiunto Flamini -. Stiamo giocando con molta personalità dall’inizio della stagione e sono sicuro che faremo bene a Milano. La pressione ci piace. Andiamo a Milano per vincere, sappiamo di potercela fare”. Deluso da un impiego con il contagocce, Flamini era pronto a lasciare il club la scorsa estate alla ricerca di un club che gli offrisse di giocare nel suo ruolo preferito: centrocampista centrale. Wenger gli ha dato una chance, e lui l’ha colta a piene mani. Sparita l’etichetta di giocatore versatile che l’aveva accompagnato durante il trasferimento dall’Olympique de Marseille nel 2004, Flamini ha acquisito quella del guardiano inflessibile in mezzo al campo. Ma anche questa sembra non rendere giustizia al francese, sempre pronto a spingere, con Fabregas in cabina di regia.

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