29 agosto 2007

LEE HUGHES EX COVENTRY è USCITO DI PRIGIONE E TORNA A GIOCARE


Dopo quattro anni, Lee Hughes ha chiesto scusa. E’ successo ieri, durante la conferenza stampa di presentazione del neo acquisto dell’Oldham Athletics, ex Coventry e West Bromwich, tornato un uomo libero una settimana fa, al termine di tre anni di galera (ma dovevano essere sei) inflittigli per aver causato la morte di un padre di famiglia in un incidente stradale. Nel novembre del 2003, la Mercedes di Hughes andò a sbattere contro l’auto di Douglas Graham, provocandone la morte istantanea. Il giocatore scappò dalla scena della tragedia, salvo poi costituirsi alla polizia parecchie ore dopo. “Niente di quello che posso dire o fare potrà cambiare quello che è successo – ha ammesso il giocatore – e mi sono odiato per quello che ho fatto. Tre anni sono un’enormità da passare in prigione e io ho avuto tanto tempo per pensare a quanto sbagliata fosse la mia vita. Posso continuare a chiedere scusa, ma so che non è abbastanza e che la gente probabilmente non mi crede, ma se posso essere una persona migliore aiutando gli altri a non commettere i miei stessi errori, allora lo farò”.
A quanto dicono i giornali, Hughes avrebbe accettato di andare a parlare nelle scuole e nelle accademie di calcio ai ragazzi, per raccontare la sua storia e spiegare ai giovani a cosa può portare un comportamento tanto sconsiderato come il suo. “Ho fatto un errore terribile, che ha causato dolore alla mia famiglia, ai miei figli e la morte di una persona, e non mi perdonerò mai per questo”. Il suo ritorno al calcio ha sconcertato i fan dell’Oldham, che hanno annunciato ritorsioni contro il club non appena la notizia dell’ingaggio di Hughes (che prenderà 80.000 sterline l’anno – ovvero, 118.000 euro) è diventata pubblica. Ma lui chiede comprensione e giura di essere un uomo diverso: “Ho scelto l’Oldham perché mi ha offerto un’opportunità di riscatto. Ho davanti a me la possibilità di ricostruire la mia vita e non voglio lasciarmela sfuggire”.

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