23 aprile 2007

MANCHESTER-MILAN; TUTTI PAZZI PER RONALDO, CONTRATTO E CONSACRAZIONE

Prima il nuovo contratto milionario con il Manchester United, ora il premio come Migliore Calciatore della Premiership: e' la consacrazione di una stella, Cristiano Ronaldo, "il piu' forte calciatore al mondo" secondo Sir Alex Ferguson.

Non accadeva da 30 anni che un giocatore vincesse nello stesso anno il premio come Miglior Giovane e Miglior Calciatore del campionato inglese.
Nel 1977 l'onore era toccato a Andy Gray, centravanti dell'Aston Villa; nel 2007 e' capitato a Ronaldo, 22 anni, protagonista di una stagione semplicemente irresistibile. Non solo 21 gol e 13 assist in tutte le competizioni, ma soprattutto una maturazione tecnico-tattica sorprendente che lo ha trasformato da sublime virtuoso individualista a uomo squadra. Talento al servizio del collettivo: non solo colpi ad effetto, funambolismi e acrobazie, ma anche ripiegamenti difensivi, altruismo, senso tattico. Un autentico campione per il quale il Real Madrid era pronto a sborsare 80 milioni di euro. Ma Ronaldo ha scelto Manchester, convinto dal sontuoso quinquennale appena firmato (circa sei milioni di euro fino al 2012) e dalle rinnovate ambizioni del club che domani sara' l'avversario del Milan nella semifinale d'andata della Champions League. Perche' Ronaldo - storia di un predestinato - vuole vincere.
Nato a San Antonio, un sobborgo popolare dell'isola di Madeira, a 11 anni si trasferisce (senza la famiglia) a Lisbona per rincorrere il sogno di diventare un calciatore professionista. "Oltre a tutte le sue abilita' fisiche, fin da subito ha mostrato delle qualita' mentali che non ero abituato a vedere in un ragazzo di 11 anni - ricorda oggi Aurelio Pereira, un allenatore delle giovanili dello Sporting -. Giocava contro calciatori piu' grandi e quando si era sotto pressione, era lui che tranquillizzava gli altri".
A 17 anni un mediatore italiano che lo aveva seguito ai Mondiali under 17 in Finlandia lo offre all'Inter per un miliardo e duecento milioni delle vecchie lire, ma Moratti non si fida.
A 18 anni il suo talento cristallino seduce Sir Alex Ferguson. A
michevole pre-campionato: lo Sporting, trascinato da Ronaldo, strapazza lo United. E' l'estate 2003, quando il brasiliano Ronaldinho sembra ad un passo dall'Old Trafford e la giovane ala portoghese e' stata gia' promessa all'Arsenal.
"Ricordo che dopo la partita andai da Peter Kenyon (all'epoca direttore generale dello United, n.d.r.) e gli dissi che non avremmo lasciato lo stadio senza prima aver acquistato quel ragazzo", spiega Ferguson.
Quattro stagioni di alti e bassi, colpi sensazionali ed egoismi irritanti.
Nel frattempo Ronaldo diventa un uomo, supera con carattere la morte del padre (alcolizzato), le false accuse di violenza sessuale di una ragazza, la rivolta della stampa inglese che lo indica come responsabile dell'espulsione di Wayne Rooney nella sfida mondiale tra le due nazionali a Germania 2006, e anche la fama - non del tutto immeritata - di cascatore. Dribbla le avversita' con quell'irridente classe con la quale sembra prendersi gioco dei suoi avversari.
Dopo la sua prima apparizione con la maglia dello United - un cameo di meno di mezz'ora contro il Bolton - Ferguson disse: "Pare proprio che i nostri tifosi abbiamo un nuovo eroe". Anche quella volta Fergie non si sbagliava, tutto l'Old Trafford e' ai piedi di Ronaldo, il nuovo idolo con la maglia numero 7, come George Best, Bryan Robson, Eric Cantona e David Beckham, gli dei del 'Teatro dei Sogni' prima di lui.

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