8 novembre 2007

dalla ROBUR al SIENA....non c'è solo il PALIO!


L’“anno zero” del calcio senese è il 1904 quando alcuni affiliati alla Società Sportiva Mens Sana in Corpore Sano si scindono fondando la Società Studio e Divertimento. Adottata una casacca a scacchi bianconeri, i colori della Balzana, stemma della città di Siena, si dedicano in un primo tempo al podismo, alla pesistica e al ciclismo. Qualche tempo dopo però fa il suo ingresso anche il calcio e nel 1908 viene istituita la Società Sportiva Robur. La Robur gioca le sue prime partite di calcio nella Piazza d’Armi e nonostante, per la mancanza di fondi, il campo di gioco lasci molto a desiderare, i senesi si interessano subito alla nuova squadra. Primo campionato della Robur è quello 1920-21, girone toscano, e si conclude subito con una grande vittoria della compagine senese. Gli anni della disorganizzazione iniziale paiono ormai lontani e negli anni ‘30 la Robur è una delle più avanzate società toscane. Alla vigilia del campionato di serie C 1933-34 assume il nome di Associazione Calcio Siena. L’8 dicembre 1938, in un’amichevole contro l’Empoli, viene inaugurato il nuovo stadio “Rino Dauss” poi divenuto “Rastrello” e oggi “Artemio Franchi”. Il ritorno in categoria superiore non è dei più agevoli: nel 1954/55 il Siena vince il proprio girone di serie D e, ammesso alle finali, perde lo spareggio contro il Colleferro. Va meglio l’anno successivo quando nelle finali i bianconeri superano nell’ordine Chinotto Neri, Reggina e Reggiana, vincendo il titolo di campione d’Italia di categoria, dopo aver battuto a Bologna la Reggiana per 3-1. Questi sono i primi storici anni dei bianconeri di Piazza del Campo, non solo la Siena del Palio, ma anche del calcio. Grazie anche alle ultime folgoranti stagioni.Nel 2000/01 il Siena conserva la serie B con un campionato tranquillo chiuso al 13° posto. Al termine di questo campionato si assiste ad un nuovo riassetto societario: pian piano tutti gli azionisti, ad eccezione di Mangiavacchi, cedono le loro quote a Paolo De Luca, che diventa quindi il nuovo patron del calcio bianconero. Il campionato 2001/02 inizia nel peggiore dei modi, con il Siena che ben presto si colloca in zona retrocessione. Viene esonerato il tecnico Papadopulo nella rocambolesca notte del 28 novembre dove i bianconeri sono eliminati dalla Lazio in Coppa Italia. Subentra Guerini, ma la situazione non migliora più di tanto e in febbraio viene esonerato anche lui. Il Siena richiama Papadopulo, che realizza un autentico miracolo: 30 punti nelle ultime 13 giornate con la salvezza che arriva proprio all’ultima giornata, il 2 giugno 2002, grazie al successo bianconero per 1-0 in casa della Sampdoria. Papadopulo resta in bianconero anche la stagione successiva, che parte con l’obiettivo di una salvezza senza troppi patemi: al termine del girone di andata, però, il Siena è a sorpresa secondo ed il popolo bianconero inizia a sognare grazie anche al brasiliano Taddei. Il girone di ritorno vede il Siena confermarsi nelle alte sfere della classifica fino ad ottenere l’incredibile storica promozione in serie A, il cui verdetto aritmetico arriva la notte del 24 maggio 2003, con il successo per 3-1 sul campo del Genoa. In vista della serie A il Siena si rinforza, mettendo accanto agli artefici della storica promozione la “ciliegina” sulla torta con l’acquisto di Enrico Chiesa dalla Lazio. Lo storico esordio in serie A è datato 31 agosto 2003 quando i bianconeri pareggiano 2-2 a Perugia, mentre la prima vittoria arriverà alla terza giornata, un 4-0 casalingo contro l’Empoli, che ancora oggi costituisce una delle due massime vittorie bianconere in serie A ed una delle due gare in cui un giocatore bianconero ha segnato più gol: Chiesa autore di una tripletta. Il primo campionato di serie A vede il Siena lottare per la salvezza dopo un discreto inizio ed un calo nel girone di ritorno: la salvezza aritmetica arriva il 9 maggio 2004, alla penultima giornata, con il successo esterno (il primo della storia bianconera in serie A) per 3-1 a Modena. Il Siena non fa in tempo a festeggiare la salvezza che, due giorni dopo, viene coinvolto nelle indagini sul calcio-scommesse, vicenda dalla quale la società bianconera uscirà completamente assolta dalle accuse, potendo così progettare la stagione successiva, che parte con l’ingaggio del nuovo allenatore, Luigi Simoni.
In gennaio, con i bianconeri in zona retrocessione, Simoni viene esonerato per fare posto ad un altro Luigi, De Canio, che otterrà una soffertissima salvezza arrivata negli ultimi minuti dell’ultima giornata grazie al successo casalingo per 2-1 sulla già retrocessa Atalanta, con il gol decisivo firmato da Argilli a 9’ dalla fine del torneo, che chiude una stagione per il Siena con un poco invidiabile primato: nessun rigore a favore, un record negativo nella serie A a 20 squadre, già “ottenuto” da Sampdoria e Triestina nel torneo 1947/48. Nonostante il presidente De Luca sogni l’approdo del Siena in coppa Uefa, i bianconeri partono per il loro terzo campionato di serie A sempre avendo come obiettivo principale la permanenza in categoria, che questa volta si rivela meno complicata del solito. Nell’estate 2006 la panchina bianconera viene affidata a Mario Beretta. Il Siena risentirà nel corso della stagione delle incertezze collegate al cambiamento della proprietà. L’inizio, a dire il vero, era stato buono: dalla 3° alla 10° giornata il Siena mette insieme 8 risultati utili consecutivi, firmando la sua miglior striscia positiva in serie A e collocandosi nelle alte posizioni di classifica. Poi il calo, con una striscia negativa di 10 partite. A fine marzo cambia l’assetto proprietario con il passaggio del pacchetto di maggioranza a Giovanni Lombardi Stronati.
Paolo De Luca, da tempo ammalato, muore nella notte tra il 30 e il 31 marzo, poche ore dopo aver firmato il contratto di cessione. Il Siena continua la sua corsa salvezza e, quando tutto sembra congiurare contro i bianconeri, arriva, a 5 minuti dalla fine del campionato, il gol di Paolo Negro, grazie al quale il Siena batte 2-1 la Lazio. E’ il 27 maggio 2007, il Siena si salva in serie A per il quarto anno consecutivo e, complice la retrocessione del ChievoVerona, resta una delle tre squadre mai retrocesse nella storia della serie A su girone unico accanto ad Inter e Parma. Il nuovo Siena del patron Lombardi Stronati, del presidente Fabrizi, del nuovo direttore generale Zanzi, del nuovo direttore sportivo Gerolin riparte da qui, per cercare di conservare questo storico record.

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